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Flavia Paulon, pseudonimo di Flavia Guidini (Beddington, 14 novembre 1906 – Venezia, 18 aprile 1987), è stata una critica cinematografica, giornalista, sceneggiatrice e scrittrice italiana. Biografa ufficiale della Mostra del Cinema di Venezia.
La filmologia (Comp. di film e -logia, 1948) è una disciplina accademica dedicata allo studio della settima arte, mette insieme la ricerca sulle teorie del cinema, la storia del cinema e l'approccio ai film da parte dello spettatore attraverso l'ausilio di diversi ambiti di studio, in particolare la sociologia e la psicoanalisi, ma anche la semiologia, estetica e filosofia del cinema. La materia è basata sulla fondamentale divisione tra fatto filmico (il film inteso come prodotto estetico) e fatto cinematografico (il film inteso come fenomeno percettivo e sociale), andando dunque ad analizzare non solo gli aspetti narrativi-denotativi ma anche quelli estetici, storici e socio-morali del testo audiovisivo che vanno ad attribuire al film un significato concettuale-connotativo. La filmologia nasce nel 1946 in Francia per opera di Gilbert Cohen-Séat. A partire dagli anni cinquanta diventa uno dei più importanti studi interdisciplinari in ambito cinematografico. In ambiente anglosassone e internazionale questo tipo di approccio e di studio è maggiormente noto con il nome di Film Studies. A volte viene associata allo studio dei media e spesso viene comparata con gli studi sociologici sulla televisione. Essendo un'analisi in termini produttivi, narrativi, creativi e di contenuto del cinema, la disciplina esiste attraverso la ricerca e la figura dell'insegnante di filmologia è invece associata a un esperto che però formula le proprie teorie del cinema basandosi sulla sua stessa formazione e sulla sua tipologia di analisi. Per questa ragione esistono diversi punti di vista sullo studio e sull'approccio ai film (vedi Cinema e psicanalisi, Filosofia del cinema, teorie femministe del cinema...). Esistono diversi teorici del cinema ed esperti di filmologia ma tutti hanno compiuto studi nel settore umanistico, delle arti, della filosofia che hanno poi applicato ai film. Negli ultimi anni invece attraverso convenzioni e automatismi ormai stabiliti nel linguaggio cinematografico, e grazie ai nuovi studi di settore, la filmologia ha assunto un ruolo principale nella formazione di critici ed esperti di cinema.Tra le più note riviste accademiche, pubblicazioni e riviste al mondo in merito ai Film Studies vi sono Bianco e Nero (la più nota rivista accademica italiana edita dal 1937 grazie al Centro Sperimentale di Cinematografia), Sight & Sound, Screen, Cinema Journal, Film Quarterly, Journal of Film and Video e Cahiers du cinéma.
Attore bambino è in generale chi durante l'infanzia interpreta un ruolo in un film, in uno spettacolo teatrale o in una fiction televisiva. Più specificamente la locuzione - in particolare l'equivalente inglese "child actor" - designa attori cinematografici e televisivi che raggiungono il successo in tenera età. In questi casi si parla talvolta di divo bambino o anche genericamente di enfant prodige, mentre il termine "teenage actor" è riservato a un adolescente. L'attore bambino, specie nello star system hollywoodiano e al pari di altri giovanissimi artisti, è una figura che un diffuso luogo comune considera problematica: capace di progredire in una brillante carriera ma anche di finire in rovina, al punto che i media parlano talora enfaticamente di "maledizione dei divi bambini".Nella realtà tuttavia, sebbene solo un piccolo numero di attori bambini - come ad esempio Jackie Cooper, Jodie Foster e Drew Barrymore - riesca a costruirsi una carriera adulta, la maggior parte di essi approda comunque a una vita del tutto normale, perlopiù al di fuori del mondo dello spettacolo o anche al suo interno ma con ruoli diversi.