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Lo cunto de li cunti overo lo trattenemiento de peccerille è una raccolta di 50 fiabe in lingua napoletana scritte da Giambattista Basile, edite fra il 1634 e il 1636 a Napoli. L'opera, nota anche con il titolo di Pentamerone (cinque giornate), è costituita da 50 fiabe, raccontate da 10 novellatrici in 5 giorni. Le 50 fiabe sono collocate in una cornice che segue il modello del Decameron di Giovanni Boccaccio, anche se diversi sono il linguaggio e i temi trattati; l'autore dedicò Lo cunto de li cunti ai membri dell'Accademia napoletana degli Oziosi. L'opera ha le caratteristiche della novella medievale, che subisce però una trasformazione orientandosi verso toni fiabeschi e attingendo a motivi popolari. Malgrado la materia fiabesca e il sottotitolo, la raccolta è destinata a un pubblico di adulti poiché tratta temi complessi.
Una canzona (pl. canzone) o canzone è una composizione strumentale del Rinascimento. Tipica del Cinquecento e del Seicento, è strutturalmente e formalmente simile al ricercare. Nacque originariamente come trascrizione per organo o altri strumenti delle chanson franco-fiamminghe, prendendo il nome di canzon francese, canzon alla francese o canzone da sonate. Queste prime canzoni erano formalmente simili al ricercare a più temi. Nel XVI secolo e nella prima metà del XVII la canzone si rese indipendente come genere e si affiancò dunque al più severo ricercare come versione dello stesso più brillante e profana, di tendenza mottettistica e strumentata per liuto, strumenti a tastiera o piccoli ensemble. La canzone si differenziava dal ricercare e dalla fantasia anche per i ritmi vivaci e marcati e per la separazione in differenti sezioni imitative e dialoganti. I primi esempi di canzone organistica vennero forniti da Marco Antonio Cavazzoni (1523). Elementi peculiari del genere erano le note ripetute per ingraziosire i temi, la limpidezza polifonica e la varietà strutturale. I titoli delle canzone erano spesso curiosamente derivati dai patroni dei compositori. Le canzone di più ampio respiro avevano per episodi variazioni su tema esposte con diversi metri (binario o ternario) e tempi (lento o veloce). Alla fine del Cinquecento la canzone polistrumentale raggiunse i suoi vertici grazie ad Adriano Banchieri, Tarquinio Merula, Giovanni Gabrieli e Girolamo Frescobaldi con una serie di sezioni alternate in libertà e contrastanti, tendenti sempre più, di fatto, alla sonata. Gabrieli scrisse canzoni per ottoni, mentre Frescobaldi per tastiera, soprattutto fra il 1627 e il 1635, unendone spesso le strofe con brevi e libere cadenze e facendo in seguito da importante linea guida per lo sviluppo della fuga. La canzone per strumenti monodici o per ensemble da camera, invece, ispirò sostanzialmente la sonata da chiesa. Nella musica barocca, la canzone acquisterà sempre maggiori contrasti di scrittura, carattere e tempi rispetto a quella rinascimentale, decadendo poi alla fine del Settecento. Altri noti compositori di ricercari e canzoni furono Claudio Merulo, Antonio de Cabezón e Johann Jakob Froberger.
Benito Amilcare Andrea Mussolini, noto anche con il solo appellativo di Duce (Dovia di Predappio, 29 luglio 1883 – Giulino, 28 aprile 1945), è stato un politico, militare, giornalista e dittatore italiano. Fondatore del fascismo, fu presidente del Consiglio del Regno d'Italia dal 31 ottobre 1922 al 25 luglio 1943. Nel gennaio 1925 assunse de facto poteri dittatoriali e dal dicembre dello stesso anno acquisì il titolo di capo del governo primo ministro segretario di Stato. Dopo la guerra d'Etiopia, aggiunse al titolo di duce quello di "Fondatore dell'Impero" e divenne Primo Maresciallo dell'Impero il 30 marzo 1938. Fu capo della Repubblica Sociale Italiana dal settembre 1943 al 27 aprile 1945. Esponente di spicco del Partito Socialista Italiano, fu nominato direttore del quotidiano di partito Avanti! nel 1912. Convinto anti-interventista negli anni della guerra italo-turca e in quelli precedenti la prima guerra mondiale, nel 1914 cambiò opinione, dichiarandosi a favore dell'intervento in guerra. Trovatosi in netto contrasto con la linea del partito, si dimise dalla direzione dell'Avanti! e fondò Il Popolo d'Italia, schierato su posizioni interventiste, venendo quindi espulso dal partito socialista. Nell'immediato dopoguerra, cavalcando lo scontento per la "vittoria mutilata", fondò i Fasci italiani di combattimento (1919), poi divenuti Partito Nazionale Fascista nel 1921, e si presentò al Paese con un programma politico nazionalista e radicale. Nel contesto di forte instabilità politica e sociale successivo alla Grande Guerra, puntò alla presa del potere; forzando la mano alle istituzioni, con l'aiuto di atti di squadrismo e d'intimidazione politica che culminarono il 28 ottobre 1922 con la marcia su Roma, Mussolini ottenne l'incarico di costituire il Governo (30 ottobre). Dopo il contestato successo alle elezioni politiche del 1924, instaurò nel gennaio 1925 la dittatura, risolvendo con forza la delicata situazione venutasi a creare dopo l'assassinio di Giacomo Matteotti. Negli anni successivi consolidò il regime, affermando la supremazia del potere esecutivo, trasformando il sistema amministrativo e inquadrando le masse nelle organizzazioni di partito. Nel 1935 intraprese l'attacco e l'occupazione dell'Etiopia, provocando l'isolamento internazionale dell'Italia. Appoggiò quindi i franchisti nella guerra civile spagnola e si avvicinò alla Germania nazionalsocialista di Adolf Hitler, con il quale stabilì un legame che culminò con il Patto d'Acciaio nel 1939. È in questo periodo che furono approvate in Italia le leggi razziali. Nel 1940, ritenendo ormai prossima la vittoria della Germania, decise per l'ingresso dell'Italia nella seconda guerra mondiale. In seguito alle disfatte subite dalle Forze Armate italiane e alla messa in minoranza durante il Gran Consiglio del Fascismo (ordine del giorno Grandi del 24 luglio 1943), fu arrestato per ordine del Re (25 luglio) e successivamente tradotto a Campo Imperatore. Liberato dai tedeschi, e ormai in balia delle decisioni di Hitler, instaurò nell'Italia settentrionale la Repubblica Sociale Italiana. In seguito alla definitiva sconfitta delle forze italotedesche, abbandonò Milano la sera del 25 aprile 1945, dopo aver invano cercato di trattare la resa. Il tentativo di fuga si concluse il 27 aprile con la cattura da parte dei partigiani a Dongo, sul lago di Como. Fu fucilato il giorno seguente insieme alla sua amante Claretta Petacci.