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"Rime di M. Comedio Venuti da Cortona, figlio di Bartolomeo di Balduccio del signor Vanni di Balduccio di Giovanni del signor Bonagiunta de Venuto; nacque 1424 à 14 di settembre" ; Ne do la tavola: Sonetti ; 1, Voi che leggete le diffuse rime ; 2, Amor che dolce appar nel primo assalto ; 3, Ben mille volte et più. rivolse Amore ; 4, Come credo io poter vivere in pace ; 5, Quel subito pensier che al cor me nacque ; 6, Rinforza amore il suo sacrato foco ; 7, Stanco l'animo mio et quasi satio ; 8, Turbato et tristo dei miei casi adversi ; 9, Vive como uccellin richiuso in gabbia ; 10, Chrístiana fe' non ha sì pessima alma ; 11, Yris de le discordie inventrice ; 12, Zara di dado mai tanto nociva ; 13, Donna gentile in cui natura volse ; 14, El sancto et glorioso dì di Luca ; 15, Forza d'amor m'à detto che dormiva ; 16, Girando intorno vo di doglia affranto ; 17, Hora di giorno o ver di mese o d' anno ; 18, lo pruovo et gusto gli asprissimi fructi ; 19, Klende d'alcun mese mia non nasce ; 20, Luoco non so né tempo più né modo ; 21, Mughia il leon per la febbre che 'l preme ; 22, Non s'interpon giamai tra 'l gran pianeta ; 23, Obscura nebbia de nuovo s'oppone ; 24, Porto giamai non po pigliar mai nave ; 25, Al sol la bella dea che 'l mio cor tene ; 26, Bella 26, Bella poi che natura te fe' tanto ; 27, Candida vaga adorna et peregrina ; 28, Dice un pensier: costei me pare un fiore ; 29, Era il mio sol già fuor dei dolce albergo ; 30, Felice loco ove il mio uman sole ; 31, Giusta piatà da doi belli ochi piova

  • Venuti, Comedio

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