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Pubblicazione: Pistoia : [s.n., 19--]
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Pontelungo è una frazione del comune di Pistoia posta a circa 2 km ad ovest del capoluogo. L'abitato principale si sviluppa lungo l'antica direttrice che conduce a Lucca appena oltre il ponte che attraversa l'Ombrone Pistoiese, di origine romana come testimoniato dalle fondamenta delle due pile in pietra e mattoni parzialmente leggibili ancora oggi. Grazie alla sua posizione nei pressi della confluenza del torrente Vincio di Montagnana con l'Ombrone, fu sede di alcuni opifici (filande e gualchiere) importanti nonché di locande che accoglievano i viaggiatori in arrivo da Lucca. Nelle sue vicinanze si trova l'antico castello longobardo di Solaio, di proprietà dei Conti Guidi e di cui rimane ancora il toponimo. Il paese è dominato dal colle di Giaccherino sulla cui sommità sorge tuttora il grande complesso del convento omonimo, fondato in epoca rinascimentale, è stato uno dei principali seminari francescani dell'Italia centrale fino agli anni '60. Lungo i pendii del colle sono tuttora visibili le tracce dell'antica Strada Lucense di epoca medievale. Per secoli legata all'agricoltura tradizionale, l'economia di Pontelungo è oggi basata principalmente sulle attività florovivaistiche.
Fin dall'antichità la città è stata famosa per la qualità degli ortaggi e dei frutti che produceva l'agricoltura. Merito di tre principali fattori: l'esposizione, il clima, la disponibilità di acqua. Pistoia si trova ai piedi dell'Appennino che la protegge dai venti freddi provenienti da Nord ed al tempo stesso le fornisce acqua in abbondanza. Il terreno è di natura alluvionale, unico nel suo genere perché sabbioso ed argilloso al tempo stesso, ideale per lo sviluppo dell'apparato radicale delle piante. Il clima dovuto alla posizione ed all'esposizione favorisce la vegetazione, a Pistoia molte piante riescono a vegetare dalle tre alla quattro volte durante il periodo primaverile-autunnale, contro una o due volte di altre località. Nel 1859 la facoltà di Agraria di Firenze iniziò a coltivare alcune piante da fiore destinate ad importanti ville fiorentine. Subito emerse che le piante prodotte a Pistoia (allora nei terreni della zona di Piazza del Carmine, in pieno centro) avevano una qualità ed un vigore superiori. In breve tempo la domanda crebbe e si iniziò a produrre in proprio. A causa della domanda in pochi anni i vivai crebbero in maniera geometrica, uscendo dagli orti cittadini ed espandendosi fuori dalle mura, nelle campagne circostanti. Con l'arrivo del nuovo secolo Pistoia divenne un potente nodo ferroviario e con un ingegnere francese appassionato di botanica, assunto dalle Ferrovie dello Stato per supervisionare i lavori, iniziò la coltura di piante ornamentali come magnolie, lagerstroemie, cipressi e betulle. In pochi anni Pistoia divenne un grande unico vivaio-giardino con migliaia di specie e varietà coltivate. Dopo la Grande Guerra e dopo la seconda guerra mondiale il vivaismo pistoiese ebbe un notevole sviluppo, furono inventate tecniche di coltivazione, sistemi di conservazione delle piante fuori terra, ricercate e sperimentate nuove varietà.
Cutigliano è la frazione capoluogo del comune sparso di Abetone Cutigliano, nella provincia di Pistoia in Toscana.
L'agricoltura (dal latino agricultura, ager campi, e cultura coltivazione) è l'attività umana che consiste nella coltivazione di specie vegetali. Lo scopo basilare dell'agricoltura è ottenere prodotti dalle piante, da utilizzare soprattutto a scopo alimentare. In economia, l'agricoltura rientra nel settore primario. Tradizionalmente è popolarmente riferita alla produzione di risorse vegetali a fini alimentari sia direttamente sia indirettamente tramite produzione animale nell'allevamento. A fini scientifici e giuridici, comunque, entrambe le materie sono comunemente riunite nella più vasta accezione di agricoltura, che abbraccia la coltivazione delle piante (arboree, erbacee), l'allevamento degli animali e lo sfruttamento delle foreste. Seppur molto spesso legati a convenzioni ed usanze locali, i patroni universalmente riconosciuti per l'agricoltura nel mondo cattolico sono: San Martino di Tours (la cui ricorrenza cade l'11 novembre, giorno di inizio dell'annata agraria), Sant'Antonio Abate, Sant'Isidoro agricoltore, San Leonardo di Noblac Abate, San Biagio e San Benedetto da Norcia.
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Record aggiornato il: 2021-05-26T01:33:07.910Z