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Autore principale: Marchetti, Sergio
Edizione: \2. ed.!
Pubblicazione: Firenze : Olimpia, 1984
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Fa parte di: L'arte della tassidermia
La tassidermia (dal greco antico: τάξις, táxis, «preparazione» e δέρμα, dérma, «pelle»), o impagliatura, è la tecnica di preparazione e conservazione delle pelli degli animali (soprattutto vertebrati) per la visualizzazione, come per la messa a punto dei cosiddetti "trofei di caccia" o per l'esposizione nei musei di scienze naturali a scopi educativi. La tecnica consiste nel trattamento delle pelli con sostanze conservative e nella successiva imbottitura delle medesime che consenta di dare agli animali così trattati l'aspetto di quelli vivi. Differisce dall'imbalsamazione perché quest'ultima è intesa come conservazione di un corpo umano o animale in senso ampio e per diversi scopi, mentre la tassidermia è rivolta esclusivamente agli animali e alle loro pelli, che vengono preparate e poi imbottite con materiali (una volta legno o paglia, oggi metallo o materiale sintetico come le resine) per l'esposizione come esemplari degli animali in questione. L'operatore che si occupa dell'impagliatura è detto "tassidermista".
La zoologia (dal greco: zoon = animale; logos = studio), o biologia animale, è la disciplina biologica che si occupa dello studio degli animali (o metazoi) e dei protozoi. Questi ultimi, pur non essendo veri e propri animali, per somiglianze biologiche ed affinità filogenetica, in passato venivano considerati membri effettivi del regno animale e solo in seguito furono trasferiti al più accettato regno dei protisti.
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