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Autore principale: Tavera, Nedo
Il principato di Piombino (già signoria, dal 1398 al 1594) fu uno Stato indipendente che si estendeva su terre oggi collocate amministrativamente nelle province di Livorno (lembo meridionale) e Grosseto (estremità nord-occidentale), nonché le isole dell'arcipelago toscano.
Piombino (AFI: /[pjomˈbino]/) è un comune italiano di 33 348 abitanti della provincia di Livorno in Toscana. Centro principale della val di Cornia e principale polo dell'industria siderurgica in Toscana, è il secondo porto della Toscana dopo quello di Livorno. La città conserva numerose testimonianze del suo glorioso passato, dalle origini etrusche al Principato di Piombino di cui era la capitale; la sua lunga storia è sintetizzabile nei monumenti architettonici e nelle opere d'arte che si conservano nel centro storico, al cui splendore contribuirono anche Leonardo da Vinci e Andrea Guardi.
L'abbazia concattedrale di sant'Antimo è il luogo di culto cattolico più importante di Piombino, concattedrale della diocesi di Massa Marittima-Piombino.
La diocesi di Massa Marittima-Piombino (in latino: Dioecesis Massana-Plumbinensis) è una sede della Chiesa cattolica in Italia suffraganea dell'arcidiocesi di Siena-Colle di Val d'Elsa-Montalcino appartenente alla regione ecclesiastica Toscana. Nel 2016 contava 130.200 battezzati su 132.400 abitanti. È retta dal vescovo Carlo Ciattini.
Jacopo II Appiano (Piombino, aprile 1399 – Piombino, 27 dicembre 1441) fu il secondo signore di Piombino, Scarlino, Populonia, Suvereto, Buriano, Abbazia di San Pancrazio al Fango e delle isole d'Elba, Montecristo e Pianosa; fu anche conte palatino.
Record aggiornato il: 2025-10-12T01:55:28.773Z