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Autore principale: Carbone, Paola
Durante la seconda guerra mondiale i bambini, sia maschi che femmine, furono frequentemente protagonisti di eventi insurrezionali, nonché arruolati (volontariamente, coercitivamente o perché mentivano sulla propria età) da parte sia delle potenze dell'Asse e dagli Alleati, che da altri stati belligeranti e da gruppi ebraici. Erano dediti a servizi di vario tipo sia in luoghi non oggetto di combattimento diretto che nelle retrovie, fino ad essere impiegati in azioni belliche. La tutela dell’infanzia era solo agli albori. In sistemi sociali nei quali lo sfruttamento minorile era consuetudine e non eccezione, agli occhi delle generazioni passate la partecipazione di fanciulli ad azioni belliche, sebbene rivestisse carattere di assoluta emergenza, poteva svolgere una funzione di riscatto sociale. Bambini di tutte le parti in conflitto furono nel contempo vittime ed attori a diversi livelli nelle alterne fasi della guerra. Dopo il termine della guerra, una coltre di imbarazzato silenzio cadde su queste vicende, raramente evocate con pudore dai protagonisti (ad esempio il cancelliere tedesco Helmut Kohl).
Gli incidenti di Spalato furono una serie di episodi violenti a carattere prevalentemente antitaliano che si verificarono nella città dalmata di Spalato fra il 1918 e il 1920, e che culminarono con l'assassinio del comandante della Regia nave Puglia Tommaso Gulli e del motorista Aldo Rossi, colpiti la sera dell'11 luglio 1920 e deceduti nel corso della notte. Questi episodi si inserirono all'interno di una pluridecennale lotta per il predominio sull'Adriatico orientale fra popolazioni slave meridionali (croate e slovene) e italiane, ancora nell'ambito dell'Impero austro-ungarico. Alla fine del XIX secolo la corrente irredentista sorta all'interno del Regno d'Italia e lo jugoslavismo da parte slava coinvolsero nella questione anche Stati già indipendenti, come il Regno d'Italia stesso e il Regno di Serbia. Lo scoppio della prima guerra mondiale, l'entrata in guerra dell'Italia, il disfacimento dell'Impero, le trattative di pace e le successive fortissime frizioni fra l'Italia e il Regno dei Serbi, Croati e Sloveni furono gli eventi più recenti, precedenti e contemporanei agli incidenti di Spalato.
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