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Autore principale: Fagnani, Francesco <1965- >
Pubblicazione: Firenze : Giunti progetti educativi; Bolzano : Provincia Autonoma, 2009
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Il Trentino-Alto Adige (AFI: /trenˈtino ˈalto ˈadiʤe/; in tedesco: Trentino-Südtirol) è una regione italiana a statuto speciale dell'Italia nord-orientale di 1 078 846 abitanti, con capoluogo Trento. In seguito all'entrata in vigore del nuovo statuto di autonomia nel 1972, la regione è stata ampiamente esautorata e gran parte delle competenze trasferite direttamente alla Provincia autonoma di Trento e alla Provincia autonoma di Bolzano. Questo assetto istituzionale è riconducibile alla diversa composizione linguistica della popolazione, quasi completamente di lingua italiana in Trentino e in maggioranza di lingua tedesca in Alto Adige con l'eccezione di cinque comuni (Bolzano, Bronzolo, Laives, Salorno e Vadena) dove la maggioranza linguistica è quella italiana. Insieme al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia appartiene alla macroarea geografica del Triveneto, mentre insieme allo stato federato del Tirolo, fa parte di un'associazione di cooperazione transfrontaliera istituita nell'ambito dell'Unione europea, l'euroregione Tirolo-Alto Adige-Trentino, che accorpa i territori dell'antica contea del Tirolo.
La storia dell'Alto Adige (o anche del Sudtirolo) comprende le vicende storiche inerenti al territorio della provincia autonoma di Bolzano, in Italia. Il territorio provinciale, in antichità abitato da popolazioni di origine retica, fu conquistato nel 15 a.C. dai romani, che lo organizzarono come provincia di Rezia. Dopo il crollo dell'Impero romano d'Occidente nel 476, la zona passò ai Regni romano-germanici, ai longobardi e infine ai franchi, entrando a far parte del Sacro Romano Impero. Di conseguenza il territorio subì un lungo processo di germanizzazione, soprattutto ad opera dei bavari. Nell'XI secolo, il suo territorio fu spartito dalla dinastia salica fra il principato vescovile di Trento, quello di Bressanone e la diocesi di Coira. Il loro potere fu poi gradualmente eroso dalla contea del Tirolo, nata con i conti Albertini a partire dal XII secolo e poi passata dal 1363 alla Casa d'Asburgo, seguendone le sorti. Tra il 1810 e il 1814 la parte meridionale e quella orientale della provincia appartennero al Regno d'Italia napoleonico come parte del Dipartimento dell'Alto Adige e del Dipartimento della Piave, la parte settentrionale fece invece parte del Regno di Baviera. Nel 1814 il territorio, in quanto parte del Tirolo, passò assieme al Trentino all'impero austriaco e nel 1867 all'Impero austro-ungarico. Nel 1920, a seguito della sconfitta dell'impero austro-ungarico dopo la prima guerra mondiale, il territorio venne annesso al Regno d'Italia. Dopo la seconda guerra mondiale, il territorio in base all'accordo De Gasperi-Gruber del 1946 siglato fra l'Italia e l'Austria, rimase sotto la giurisdizione dello stato italiano, che riconobbe nella sua costituzione del 1948 i diritti specifici di tutela della minoranza germanofona, concedendo, allo scopo, lo status di regione italiana a statuto speciale al Trentino-Alto Adige con particoilari norme di tutela delle minoranze linguistiche non-italiane presenti sul terrtorio. Nel 1972 l'accordo, dopo l'internazionalizzazione della questione sudtirolese dinnanzi l'ONU e dopo le proteste sudtirolesi e dell'Austria per la mancata applicazione dei diritti autonomistici da parte italiana, venne aggiornato ed ampliato con l'istituzione della provincia autonoma di Bolzano, con ampie competenze e ambiti di autogoverno. Sul territorio altoatesino, che fu segnato da una forte politica di italianizzazione durante il fascismo e da episodi di terrorismo secessionista da parte del Befreiungsausschuss Südtirol (BAS) nel secondo dopoguerra, coesistono in modo pacifico, seppur non esente da tensioni, popolazioni di lingua tedesca, italiana e ladina.
Lo speck Alto Adige (in tedesco: Südtiroler Markenspeck oppure Südtiroler Speck) è un tipo di speck italiano, della salumeria altoatesina. Lo speck (chiamato in ladino cioce) è ottenuto da una coscia di suino completamente disossata che, differentemente dalla preparazione del prosciutto crudo, viene aperta e tirata, lievemente salata ed aromatizzata e infine affumicata. Nel 1997 lo speck Alto Adige (all'epoca denominato "Speck dell'Alto Adige") ha ottenuto dall'Unione europea il riconoscimento di prodotto a indicazione geografica protetta (IGP). Il termine speck, in tedesco, significa letteralmente "lardo".
Alto Adige è un quotidiano in lingua italiana della provincia autonoma di Bolzano già di proprietà del Gruppo Editoriale L'Espresso e dal 2016 del Gruppo editoriale Athesia.In provincia di Trento ne viene pubblicata un'edizione locale con il nome di Trentino, con una serie di pagine in comune per le notizie nazionali e internazionali; un'altra edizione locale è pubblicata in provincia di Belluno, con il nome di Corriere delle Alpi, ma dal 3 ottobre 2011 la testata bellunese è passata dall'orbita dell'Alto Adige a quella del Mattino di Padova, facente anch'essa capo allo stesso gruppo.
Il marchio Mela Alto Adige IGP (in tedesco Südtiroler Apfel g.g.A.) indica le mele coltivate in Alto Adige con metodi di produzione tradizionali. L'Alto Adige rappresenta la più vasta area europea concentrata dedicata alla frutticoltura. Oltre una dozzina di varietà di mele coltivate in loco, undici hanno ottenuto nel 2005 il marchio europeo di "indicazione geografica protetta" (IGP) e sono quindi riconosciute in tutta Europa come specialità regionali. Il marchio "Mela Alto Adige IGP" è utilizzato da tutti i distributori altoatesini per il prodotto destinato all'esportazione.
La B Italia è la rappresentativa calcistica Under-21 dei giocatori italiani in squadre di Serie B ed è posta sotto l'egida della Lega Nazionale Professionisti B. Precedentemente nota come Rappresentativa della Lega Nazionale Professionisti B, ha adottato la nuova denominazione nel 2011.
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