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Pubblicazione: Siena : Edizioni Camaldoli-Edizioni ALSABA, 1988
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Ambrogio Traversari, conosciuto anche come Ambrogio Camaldolese (Portico di Romagna, 1386 – Firenze, 20 ottobre 1439), è stato un sacerdote, teologo ed umanista, italiano, generale dei camaldolesi; è venerato come beato dalla Chiesa cattolica.
Cosimo di Giovanni de' Medici detto il Vecchio o Pater Patriae (Firenze, 27 settembre 1389 – Careggi, 1º agosto 1464) è stato un politico e banchiere italiano, primo signore de facto di Firenze e primo uomo di Stato di rilievo della famiglia Medici. Pur non avendo mai ricoperto alcuna carica di rilievo nella città (che si mantenne sempre istituzionalmente una Repubblica), egli si poté considerare il massimo uomo di Firenze all'indomani della morte del padre Giovanni (dal quale raccolse l'eredità economica), e in particolare con il ritorno glorioso dall'esilio nel 1434. Grazie alla sua politica moderata, egli riuscì a conservare il potere per oltre trent'anni fino alla morte, gestendo lo Stato in modo silenzioso attraverso suoi uomini di fiducia e permettendo, in questo modo, il consolidamento della sua famiglia al governo di Firenze. Abile diplomatico, riuscì a capovolgere le alleanze politiche italiane all'indomani della morte di Filippo Maria Visconti, facendo alleare Firenze con l'antica rivale Milano (guidata ora dall'amico Francesco Sforza) contro la Repubblica di Venezia, risolvendo le guerre decennali italiane con la stipulazione della Pace di Lodi del 1454. Amante delle arti, Cosimo investì gran parte del suo enorme patrimonio privato (dovuto all'oculatissima gestione del Banco di famiglia) per abbellire e rendere gloriosa la sua città natale, chiamando artisti e costruendo edifici pubblici e religiosi. Appassionato della cultura umanistica, fondò l'Accademia neoplatonica e favorì l'indirizzo speculativo dell'umanesimo fiorentino del secondo Quattrocento. Per i suoi meriti civili, all'indomani della sua morte la Signoria lo proclamò Pater patriae, cioè «Padre della Patria». La fama di Cosimo continuò a essere generalmente positiva nel corso dei secoli (eccetto Simondo Sismondi che vedeva in Cosimo il tiranno, soppressore delle antiche libertà repubblicane), in quanto la sua amministrazione della Repubblica gettò le basi per il periodo aureo che toccò il culmine sotto il governo del nipote, Lorenzo il Magnifico.
Il monastero di Camaldoli è un complesso monastico situato a tre chilometri dall'Eremo di Camaldoli, nel comune di Poppi. Nel luglio del 1943 ospitò i lavori che portarono alla redazione del Codice di Camaldoli.
Per umanesimo veneziano si intende la declinazione storico-geografica del movimento umanista all'interno dell'area della Repubblica di Venezia. Già fiorente a partire dall'inizio del XV secolo grazie all'annessione di Padova, una delle principali roccaforti spirituali dell'eredità petrarchesca, l'umanesimo veneto si caratterizzò essenzialmente in due direttrici: la prima, quella pedagogica, volta alla formazione dei futuri uomini politici dello Stato appartenenti all'aristocrazia; la seconda, quella celebrativo-encomiastica, che trovò espressione nel genere della storiografia. Durante la seconda metà del XV secolo, inoltre, si sviluppò l'editoria libraria a cura del grande Aldo Manuzio, rendendo la città lagunare il centro principale per la diffusione della stampa a caratteri mobili.
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