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Autore principale: Selvini Palazzoli, Mara
Serie: Biblioteca di psichiatria e di psicologia clinica ; 8
Serie: Biblioteca di psichiatria e di psicologia clinica ; 8
Serie: Biblioteca di psichiatria e di psicologia clinica ; 8
Serie: Bibliotea di psichiatria e di psicologia clinica
Serie: Biblioteca di psichiatria e di psicologia clinica
Serie: Biblioteca di psichiatria e di psicologia clinica
Serie: Biblioteca di psichiatria e di psicologia clinica ; 67
Serie: Biblioteca di psichiatria e di psicologia clinica / diretta da Gaetano Benedetti e Pier Francesco Galli
Serie: Biblioteca di psichiatria e di psicologia clinica
Serie: Bibioteca di psichiatria e di psicologia clinica ; 67
Serie: Biblioteca di Psichiatria e di Psicologia clinica
Serie: Biblioteca di psichiatria e di psicologia clinica
Serie: Biblioteca di psichiatria e di psicologia clinica ; 67
Serie: Bibioteca di psichiatria e di psicologia clinica
Serie: Collana di psicologia clinica e psicoterapia ; 182
L'anoressia nervosa (AN) è, insieme alla bulimia, uno dei più importanti disturbi del comportamento alimentare, detti anche Disturbi Alimentari Psicogeni (DAP). Ciò che contraddistingue l'anoressia nervosa è il rifiuto del cibo da parte della persona e la paura ossessiva di ingrassare. Nelle forme più gravi possono svilupparsi malnutrizione, inedia, amenorrea ed emaciazione. Le sue origini nosografiche sono molto antiche. Coinvolge nella sua evoluzione funzioni psicologiche, neuroendocrine, ormonali e metaboliche. I trattamenti possibili sono ancora in fase di studio, le cure farmacologiche attuali possono dare solo un modesto beneficio alla persona. L'anoressia nervosa è una malattia, e non deve essere confusa con il sintomo chiamato anoressia, la cui presenza invece è indice di un differente stato patologico dell'individuo.
La causa di morte più frequente nel mondo occidentale, a seguito delle malattie cardiache e dei tumori, è costituita dalle malattie cerebrovascolari. È stato riscontrato che la metà dei pazienti con malattie neurologiche presentano inoltre patologie di tipo cerebrovascolare. Per lo studente di medicina e per il medico generale l'approccio a queste malattie è utile per affrontare il settore neurologico. Il termine malattia cerebrovascolare sta a indicare qualsiasi alterazione cerebrale derivante da un processo patologico a carico dei vasi sanguigni, siano essi arterie, arteriole, capillari, vene o seni venosi (seno venoso). La lesione vascolare può avere le caratteristiche anatomo-patologiche di un'occlusione da parte di un trombo o di un embolo, oppure di una rottura; le conseguenze a livello del parenchima cerebrale sono di due tipi: l'ischemia (con o senza infarto) e l'emorragia. Un'alterazione della permeabilità della parete vasale, l'ipertensione e l'aumento della viscosità del sangue o modificazioni di una sua altra caratteristica reologica, sono altri meccanismi fisiopatologici coinvolti nella patologia cerebrovascolare. Malattie come l'anemia falciforme e la policitemia sono complicate da ipertensione e aumento della viscosità del sangue, alterazioni che sono alla base degli ictus. Infatti un'alterata permeabilità vascolare è responsabile della cefalea, dell'edema cerebrale e delle convulsioni dell'encefalopatia ipertensiva.
Record aggiornato il: 2021-11-25T05:20:37.257Z