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Autore principale: Niglia, Federico
Pubblicazione: Firenze : Le Lettere, 2012
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
La guerra franco-prussiana (in tedesco Deutsch-Französischer Krieg, in francese Guerre Franco-Allemande o Guerre Franco-Prussienne) fu combattuta dal 19 luglio 1870 al 10 maggio 1871 tra il secondo Impero francese (e, dopo la caduta del regime, dalla terza Repubblica francese) e la Confederazione Tedesca del Nord (guidata dal Regno di Prussia), alleata con i regni tedeschi del sud di Baden, Baviera e Württemberg. Il conflitto segnò l'esplodere della tensione tra le due potenze, andata accrescendosi in seguito al fallimento del progetto di Napoleone III di annessione del Lussemburgo, evento che causò la fine di un rapporto relativamente bilanciato con la Prussia di Otto von Bismarck. I contrasti si erano fatti più accesi a causa della crescente influenza, per nulla tollerata da Parigi, esercitata dalla Prussia sugli Stati tedeschi a sud del fiume Meno appartenenti all'ex Confederazione germanica e del ruolo guida prussiano esercitato all'interno della Confederazione della Germania del Nord, creata nel 1867 dopo la vittoria prussiana nella guerra contro l'Impero austriaco. La guerra franco-prussiana fu il più importante conflitto combattuto in Europa tra l'epoca delle guerre napoleoniche e la prima guerra mondiale, e si concluse con la completa vittoria della Prussia e dei suoi alleati. La conseguenza più rilevante fu la creazione dell'Impero tedesco, che mantenne un ruolo di grande autorevolezza nelle relazioni politiche internazionali dei decenni successivi. La débâcle francese determinò anche la fine del Secondo impero di Napoleone III e, con il crollo di questo, la temporanea subalternità del ruolo francese rispetto alle altre potenze del consesso europeo. Indirettamente, la sconfitta ebbe ripercussioni anche nella penisola italiana: il governo sabaudo approfittò della fine del Secondo impero, tradizionalmente protettore dei territori pontifici, per conquistare Roma il 20 settembre 1870 (Breccia di Porta Pia). La fine del periodo imperiale significò per la Francia l'inizio di un regime repubblicano, che - per dimensioni ed influenza - divenne il più importante tra quelli allora esistenti nel continente.
Con la definizione sistema bismarckiano o politica bismarckiana si fa riferimento alla politica estera dell'impero tedesco e all'evolversi dell'intreccio delle relazioni tra gli stati come conseguenza del ruolo centrale esercitato da Otto von Bismarck in quanto cancelliere imperiale, a partire dalla fondazione del II Reich nel 1871, fino alla rimozione dello stesso Bismarck dall'incarico governativo nel 1890. Otto von Bismarck-Schönhausen raggiunse la carica di cancelliere nel 1862. Per risolvere la crisi politica e contrastare il rafforzamento della maggioranza liberale alla camera bassa Guglielmo I scelse un esponente di spicco dell'aristocrazia Junker, votata fortemente ad una politica conservatrice e nazionalista. In quell'anno il neocancelliere dichiarò al parlamento che "non con discorsi, né con le delibere della maggioranza si risolvono i grandi problemi della nostra epoca, ma col sangue e col ferro". Con queste parole Bismarck inaugurò un nuovo modo di fare politica, introducendo un elemento nuovo nel vocabolario della gestione dello Stato: il concetto di realpolitik. Da quel momento la Prussia avrebbe agito non più sulla base delle costruzioni teoriche, ma avrebbe ricorso ai rapporti di forza. Tale condotta spregiudicata, risolutamente decisa a sfidare anche le regole costituzionali e diplomatiche, avrebbe avuto un ruolo fondamentale non solo nel contesto della politica interna prussiana, ma anche e soprattutto sul piano dei rapporti con gli altri stati all'interno dello scenario europeo.
Vittoria di Sassonia-Coburgo-Gotha, nome completo: Victoria Adelaide Mary Louise (Londra, 21 novembre 1840 – Schloss Friedrichshof, 5 agosto 1901), nata principessa reale del Regno Unito, fu regina di Prussia e imperatrice di Germania come sposa di Federico III di Germania. Era la primogenita della regina Vittoria e di Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha. Mentre in famiglia era nota con gli appellativi di "Pussy" o "Vicky" (per distinguerla dalla madre), dopo la morte del marito fu conosciuta con l'appellativo di "Imperatrice Federico" (in tedesco: Kaiserin Friederich).
Otto Eduard Leopold von Bismarck-Schönhausen (Schönhausen, 1º aprile 1815 – Friedrichsruh, 30 luglio 1898) è stato un politico tedesco, soprannominato il Cancelliere di Ferro (in tedesco der Eiserne Kanzler). Nel 1865 fu insignito del titolo di conte di Bismarck-Schönhausen, il 21 marzo 1871 di principe di Bismarck e nel 1890 di duca di Lauenburg. Fu Primo ministro del Regno di Prussia dal 1862 al 1890. Nel 1867 divenne il capo del governo della Confederazione Tedesca del Nord. Nel 1871 fu l'artefice della nascita dell'Impero tedesco, divenendone il primo Cancelliere. Benché promotore di riforme in campo assistenziale, fu avversario dei socialisti. In politica estera, dopo il 1878 creò un sistema di alleanze che, determinando un equilibrio di forze in Europa, riuscì a isolare la Francia e a contenere le dispute fra Austria e Russia, e fra Austria e Italia. Bismarck portò inoltre la Germania a rivaleggiare con la Gran Bretagna in campo economico e a divenire la prima potenza militare del continente.
Questa pagina raccoglie tutte le cause della prima guerra mondiale, quindi gli eventi della politica estera tra le potenze continentali che condussero all'esplosione della prima guerra mondiale nel luglio del 1914. Cronologicamente, gli eventi qui riportati vanno circa dagli anni '70 dell'Ottocento agli anni '10 del Novecento.
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