Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Autore principale: Sricchia Santoro, Fiorella
Pubblicazione: Firenze : Centro Di, 2017
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Antonello da Messina, soprannome di Antonio di Giovanni de Antonio (Messina, 1430 – Messina, febbraio 1479), è stato un pittore italiano. Fu il principale pittore siciliano del Quattrocento, primo nel difficile equilibrio di fondere la luce, l'atmosfera e l'attenzione al dettaglio della pittura fiamminga con la monumentalità e la spazialità razionale della scuola italiana. I suoi ritratti sono celebri per vitalità e profondità psicologica. Durante la sua carriera dimostrò una costante capacità dinamica di recepire i molteplici stimoli artistici delle città che visitava, offrendo ogni volta importanti contributi autonomi, che spesso andavano ad arricchire le scuole locali. Soprattutto a Venezia rivoluzionò la pittura locale, facendo ammirare i suoi traguardi - ripresi poi dai grandi maestri lagunari - apripista dunque per quella "pittura tonale" dolce e umana che caratterizzò il Rinascimento veneto.
San Girolamo nello studio è un dipinto olio su tavola di tiglio (45,7x36,2 cm) di Antonello da Messina, databile al 1474-1475 circa e conservato nella National Gallery di Londra.
L'Annunciata di Palermo è un dipinto a olio su tavola (45x34,5 cm) di Antonello da Messina, realizzato intorno al 1475 e conservato a palazzo Abatellis a Palermo.
San Sebastiano è un dipinto olio su tavola trasportato su tela (171x85,5 cm) di Antonello da Messina, databile al 1478 circa e conservato nella Gemäldegalerie di Dresda.
L'Annunciazione è un dipinto olio su tavola di tiglio (180×180 cm) di Antonello da Messina, datato al 1474 e conservato nel Museo di Palazzo Bellomo a Siracusa.
Antonello da Messina, soprannome di Antonio di Giovanni de Antonio (Messina, 1430 – Messina, febbraio 1479), è stato un pittore italiano. Fu il principale pittore siciliano del Quattrocento, primo nel difficile equilibrio di fondere la luce, l'atmosfera e l'attenzione al dettaglio della pittura fiamminga con la monumentalità e la spazialità razionale della scuola italiana. I suoi ritratti sono celebri per vitalità e profondità psicologica. Durante la sua carriera dimostrò una costante capacità dinamica di recepire i molteplici stimoli artistici delle città che visitava, offrendo ogni volta importanti contributi autonomi, che spesso andavano ad arricchire le scuole locali. Soprattutto a Venezia rivoluzionò la pittura locale, facendo ammirare i suoi traguardi - ripresi poi dai grandi maestri lagunari - apripista dunque per quella "pittura tonale" dolce e umana che caratterizzò il Rinascimento veneto.
La Breve ma veridica storia della pittura italiana è un saggio di Roberto Longhi sulla storia dell'arte italiana. L'opera fa parte delle opere giovanili dello studioso, ma riveste una grande importanza nel panorama storico-critico dell'arte europea per le nuove idee che vi si trovano pubblicate, che si ritrovano negli scritti successivi di Longhi e influenzarono tutta la critica successiva.
Alcune catalogazioni sono state accorpate perché sembrano descrivere la stessa edizione. Per visualizzare i dettagli di ciascuna, clicca sul numero di record
Record aggiornato il: 2024-04-14T01:42:11.701Z