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Autore principale: Filieri, , Maria Teresa
L'Ordine di San Colombano, denominato anche come Ordine colombaniano, era un ordine monastico osservante la regola di San Colombano dettata attorno al 591 da san Colombano in Francia a Luxeuil e che conferì al monachesimo occidentale di rito celtico-irlandese la sua forma definitiva. In Italia a Bobbio il santo irlandese fondò nel 614 l'abbazia di San Colombano che divenne abbazia matrice di tutti i monasteri colombaniani italiani ed europei. Monasteri sia dipendenti direttamente o indirettamente dal cenobio bobiense ed inseriti nel suo Feudo monastico reale ed imperiale, sia fondati da monaci di Bobbio o gemmati da altri monasteri della stessa regola ma indipendenti. Caratteristico dei monaci colombani era l'abito talare di lana bianca con il sole giallo sul petto. Essi introdussero attraverso il Poenitentiale l'uso della confessione privata in sostituzione di quella pubblica per il sacramento della penitenza. L'ordine fu definitivamente sciolto nel 1448. Molti monasteri fondati in epoca longobarda accolsero in seguito dapprima la regola mista e poi divennero direttamente benedettini dopo la riforma generale monastica da parte di Benedetto d'Aniane, quello di Bobbio dopo il 1448 fu preso dalla Congregazione di Santa Giustina di Padova.
Nel Milanese la pieve indicava una circoscrizione ecclesiastica inferiore alla diocesi che fu in funzione fino al 46º Sinodo diocesano ambrosiano, chiusosi nel 1972 sotto il card. Giovanni Colombo, arcivescovo di Milano. Inoltre, dal XII secolo, in età comunale, la pieve assunse anche funzioni civili, in ragione del controllo del territorio da parte dei centri urbani, che sfruttarono a questo scopo le preesistenti forme di aggregazione. Civilmente, le pievi furono abbandonate e soppresse da Napoleone nel 1797, in quanto considerate retaggi feudali, e sostituite con i cantoni.
Record aggiornato il: 2021-05-26T01:12:28.342Z