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Autore principale: Società corale Guido Monaco <Prato>
Pubblicazione: [Prato] : [Società corale Guido Monaco], [2011]
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Antonio Lucio Vivaldi (Venezia, 4 marzo 1678 – Vienna, 28 luglio 1741) è stato un compositore e violinista italiano, considerato tra i massimi esponenti del barocco musicale. Sacerdote, pur non potendo celebrare la Messa per motivi di salute, era detto "il Prete rosso" per il colore dei capelli. Fu uno dei violinisti più virtuosi del suo tempo e uno dei più grandi compositori di musica barocca. Considerato il più importante, influente e originale musicista italiano della sua epoca, Vivaldi contribuì significativamente allo sviluppo del concerto, soprattutto solistico (un genere iniziato da Giuseppe Torelli), e della tecnica del violino e dell'orchestrazione. Non trascurò inoltre l'opera in musica, e la sua opera compositiva vastissima comprende inoltre numerosi concerti, sonate e brani di musica sacra. Le sue opere influenzarono numerosi compositori del suo tempo tra cui il genio massimo del barocco Johann Sebastian Bach, ma anche Pisendel, Heinichen, Zelenka, Boismortier, Corrette, De Fesch, Quantz e in seguito i grandi musicisti classici come Wolfgang Amadeus Mozart, Gioacchino Rossini e Ludwig van Beethoven (es. sinfonia pastorale). Le sue composizioni più note sono i quattro concerti per violino conosciuti come Le quattro stagioni, celebre esempio di musica a soggetto. Come per molti compositori barocchi, dopo la sua morte il suo nome e la sua musica caddero nell'oblio. Solo grazie alla ricerca di alcuni musicologi del XX secolo, come Arnold Schering, Marc Pincherle, Alberto Gentili e Alfredo Casella, Gian Francesco Malipiero, Vivaldi riemerse, diventando uno dei compositori più noti ed eseguiti.
La Collezione Maramotti è una collezione di arte contemporanea privata che ha aperto al pubblico nel 2007, nella sede storica della società Max Mara, a Reggio Emilia, dal desiderio del fondatore del brand, Achille Maramotti. Consta di una significativa selezione di oltre duecento opere che rappresentano solo una parte del patrimonio iconografico costituitosi in quarant’anni di appassionato collezionismo. Oltre a presentare un'esposizione Permanente, la Collezione organizza mostre temporanee, invita artisti internazionali a realizzare progetti site specific, predispone conversazioni a tema, organizza concerti di musica contemporanea, commissiona spettacoli di danza in collaborazione con I Teatri Fondazione di Reggio Emilia - Festival Aperto e partecipa a momenti di incontro dedicati ai libri d'artista. Sono presenti un Archivio e una Biblioteca d'Arte che comprendono oltre diecimila oggetti tra volumi (libri d'artista, monografie, saggi, cataloghi) e documenti afferenti a diversi nuclei: i fondi storici del collezionista, Achille Maramotti, e di Mario Diacono, letterato, gallerista e critico d’arte, che con il collezionista ha intrattenuto una stretta relazione intellettuale per oltre trent’anni. La costante ricerca e acquisizione di materiali relativi a gran parte degli artisti e dei movimenti artistici rappresentati in Collezione costituiscono un importante approfondimento storico-critico del suo patrimonio nonché una fondamentale risorsa per ricercatori e studiosi. La Collezione inoltre espone, organizza una residenza d'artista custom-made ed acquisisce i progetti delle vincitrici del premio biennale Max Mara Art Prize for Women in collaboration with Whitechapel Gallery, rivolto ad artiste emergenti con base nel Regno Unito. Le vincitrici delle edizioni del premio sono state: Margaret Salmon, Hannah Rickards, Andrea Büttner, Laure Prouvost, Corin Sworn, Emma Hart ed Helen Cammock.
L'Archivio Storico Ricordi raccoglie i documenti dell'editore musicale Ricordi dalla fondazione nel 1808 fino al 1994 e costituisce una delle più importanti raccolte musicali private del mondo. Nel 1994 l'Archivio è acquisito dal gruppo dei media Bertelsmann che da allora ne garantisce la conservazione e lo sviluppo culturale. Dal 2003 è ospitato all'interno della Biblioteca Nazionale Braidense nel Palazzo di Brera a Milano. L'Archivio conserva le partiture autografe di 23 delle 28 opere di Giuseppe Verdi, di tutte le opere di Giacomo Puccini (con la sola eccezione de La rondine), nonché di opere di Vincenzo Bellini, Gioachino Rossini e Gaetano Donizetti, fino ai contemporanei come Luigi Nono, Salvatore Sciarrino e Sylvano Bussotti. L'Archivio custodisce inoltre un ricco patrimonio iconografico legato alle prime rappresentazioni operistiche, composto da bozzetti scenici, figurini dei costumi, schizzi e piante sceniche, il fondo fotografico e quello epistolare oltre a una documentazione aziendale che permette di ricostruire la genesi dei grandi capolavori operistici.La sezione iconografica dell'Archivio dà la possibilità di conoscere un patrimonio che non è solo legato all'attività strettamente musicale, ma si estende a quello pittorico, scenografico, e delle arti minori (come ad esempio la storia del costume, i gioielli, i diversi manufatti), aziendale (ricostruendo i rapporti che intercorrevano fra editore e artista, fosse musicista, poeta o grafico), e al mondo del teatro (dall'impresario ai cantanti ai direttori d'orchestra). La collezione permette di ripercorrere la vita umana e professionale dei compositori, partendo dalle loro primissime opere, ad esempio Oberto, Conte di San Bonifacio di Giuseppe Verdi e Le Villi di Giacomo Puccini, fino ad arrivare ai loro ultimi capolavori, come il verdiano Falstaff e l'incompiuta Turandot di Puccini.
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Record aggiornato il: 2021-11-25T04:42:10.394Z