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Autore principale: Spallanzani, Marco
Pubblicazione: Ospedaletto (Pisa) : Pacini, 1987
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: analitico, Lingua: ita, Paese: IT
I Pazzi sono un'antica e nobile famiglia italiana, un tempo tra le più ricche e potenti della città di Firenze, nella quale esercitarono un ruolo di centrale importanza durante la sua storia. Ricoprirono nei secoli varie cariche civili, militari, religiose e furono per un periodo anche i banchieri del Papa. Originari di Fiesole, la loro storia affonda le proprie radici nella leggenda. Infatti, la gloria di famiglia viene fatta risalire al mitico Pazzo di Ranieri, un cavaliere che per popolare tradizione partecipò alla Prima Crociata (1096–1099) e fu il primo a scalare le mura di Gerusalemme. Di ritorno da questa gloriosa esperienza, costui portò in patria tre pietre provenienti dal Santo Sepolcro e che sono parte di una tradizionale festività nota come "Scoppio del Carro", organizzata tutt'oggi. Tuttavia la loro fama, o meglio infamia, è certamente e principalmente legata alla fallimentare congiura (1478) organizzata da alcuni membri della famiglia contro quella dei Medici, a quel tempo veri padroni della Repubblica di Firenze. La congiura mirava ad eliminare i due signori Lorenzo e Giuliano de' Medici e arrestare in tal modo l'egemonia medicea, ma, con l'assassinio di Giuliano e il fortuito salvataggio di Lorenzo nell'attentato ordito durante la messa in Santa Maria del Fiore, il popolo invece di appoggiare i congiurati, come da loro sperato, si ribellò ferocemente ad essi e ben presto tutti furono condannati a morte. Ma la malasorte toccata ai congiurati di Casa Pazzi non si limitò solo ad essi e fu invece estesa all'intera famiglia, che dovette subire arresti, esili e confische di beni. Il declino dei Pazzi era ormai segnato, mentre il potere dei Medici si consolidò. Solo dal 1494 i Pazzi superstiti ed estranei alla congiura poterono rientrare in città e riconquistare un certo lustro, un potere che tuttavia non fu mai tale come nei tempi antecedenti alla congiura. Da un punto di vista artistico-culturale, la loro fama è legata alla celebre Cappella Pazzi, luogo di sepoltura di famiglia e uno dei capolavori dell'architettura rinascimentale, realizzata su progetto di Filippo Brunelleschi e decorata, tra gli altri, da Luca della Robbia. Un altro edificio appartenente alla famiglia e di un certo interesse è anche il quattrocentesco Palazzo Pazzi. Per tradizione, i Pazzi di Firenze furono da sempre Guelfi e non vanno perciò confusi con un'altra famiglia omonima, i cui membri furono invece Ghibellini e noti come "Pazzi di Valdarno".
La cappella Pazzi è una delle più note architetture rinascimentali, esemplare e rigorosa, capolavoro di Filippo Brunelleschi, e si trova incastonata nel primo chiostro della basilica di Santa Croce a Firenze.
Francesco Pazzi (Firenze, 26 gennaio 1444 – Firenze, 26 aprile 1478) è stato un banchiere e politico italiano, tra i principali responsabili della Congiura dei Pazzi.
Guglielmo de' Pazzi (Firenze, 6 agosto 1437 – 6 luglio 1516) è stato un politico italiano, esponente della famiglia fiorentina dei Pazzi.
Jacopo de' Pazzi (1423 – Firenze, 30 aprile 1478) è stato un politico italiano e uno dei responsabili della Congiura dei Pazzi.
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