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Autore principale: Francia, Enrico, 1966-
La Guardia Nazionale Repubblicana (GNR) fu una forza armata (poi ridotta ad Arma) istituita dalla Repubblica Sociale Italiana l'8 dicembre 1943 «con compiti di polizia interna e militare». Essa fu organizzata per volere di Renato Ricci (ex presidente dell'Opera Nazionale Balilla poi convertita nella Gioventù Italiana del Littorio). La GNR era destinata teoricamente ai compiti propri dei Reali Carabinieri (ordine pubblico e controllo del territorio) e della Milizia (nelle sue varie specialità), ma in realtà prese parte soprattutto alla lotta repressiva contro le forze partigiane della Resistenza italiana, partecipando a rastrellamenti e devastazioni accanto alle formazioni tedesche. Alcuni suoi reparti furono utilizzati, sotto comando tedesco, al fronte contro gli Alleati. Svolse anche un ruolo di ordine pubblico contro il banditismo che era diffuso nei territori occupati dell'Italia centrale e settentrionale. Durante le operazioni di repressione contro i reparti partigiani fu protagonista di rappresaglie contro la popolazione civile, tra i quali l'eccidio di Montemaggio, quello di Scalvaia e quello di Maiano Lavacchio, oltre a cooperare con le forze armate tedesche in molteplici casi, come nella strage di Vallucciole e Stia.
Il Museo nazionale del Risorgimento italiano è il più grande spazio espositivo di storia patria italiano, il più antico e il più importante museo dedicato al Risorgimento italiano per via della ricchezza e della rappresentatività delle sue collezioni e l'unico che abbia ufficialmente il titolo di "nazionale", riconoscimento ottenuto grazie al regio decreto nº 360 dell'8 dicembre 1901. Fondato nel 1878, si trova a Torino all'interno dello storico palazzo Carignano. È dedicato all'epoca risorgimentale, durante la quale avvenne l'unificazione politica dell'Italia. I reperti esposti nel museo, che sono ascrivibili a un periodo storico più ampio, sono databili tra il 1706 (anno dell'assedio di Torino) e il 1946 (nascita della Repubblica Italiana) con particolare attenzione, come già accennato, ai cimeli risorgimentali, che invece sono legati a un lasso di tempo compreso tra la fine del XVIII secolo e l'inizio della prima guerra mondiale. Le collezioni sono conservate all'interno del piano nobile del palazzo. Nel 2016 il museo è stato visitato da circa 150.000 persone, mentre sono stati 23.119 i visitatori degli appartamenti nobiliari del palazzo.
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