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Titolo uniforme: The common good.
Autore principale: Chomsky, Noam
Serie: La biblioteca di Repubblica-L'espresso. Idee ; 7
Per economia mondiale s'intende generalmente l'insieme delle attività produttive umane del pianeta Terra. Tali attività sono agricoltura, allevamento, pesca, estrazione mineraria, industria di base e manifatturiera, servizi di vario tipo (comunicazioni, trasporti, libere professioni, commercio, finanza, intrattenimento), ma anche attività considerate illegali. Ancora oggi deve garantire almeno le condizioni minime di sopravvivenza, dato che quasi tutta la popolazione mondiale vive in povertà e difficilmente s'inserisce nel mondo del lavoro. Per misurare il valore dei beni e servizi prodotti dalle attività umane, attualmente si usano valute a scala corta, in particolare il dollaro statunitense. In genere si calcola l'andamento non dell'intera economia mondiale, ma di ognuna di quelle dei quasi duecento stati in cui la Terra è divisa. Circa il 23 per cento del prodotto interno lordo mondiale arriva dagli Stati Uniti. Negli ultimi tempi si sta però assistendo all'ascesa di alcuni Paesi emergenti, in primis la Cina.
Le politiche sociali del fascismo comprendono riforme dei settori della previdenza, assistenza sociale e sanitaria effettuate in Italia dal 1922 al 1943. In Italia, lo stato sociale, cioè l’insieme di assicurazioni e assistenza pubbliche per vecchiaia, malattia, infortuni e altri bisogni sociali, è nato nell'ottocento. La sua crescita si è protratta per molti decenni, parallelamente ad analoghi processi di crescita che ebbero luogo negli altri paesi occidentali. Il regime fascista, partendo dalle leggi ed istituzioni introdotte nei decenni precedenti, globalmente estese l'intervento sociale dello stato, ampliò un numero di tutele pubbliche e riorganizzò e rafforzò le istituzioni statali chiamate ad operarle. In un contesto storico di perdita dei diritti politici, le riforme furono uno strumento di controllo sociale: fornivano benefici il cui accesso era largamente controllato dal partito. Il rafforzamento dello stato sociale fu anche una strategia economica fondamentale dello stato totalitario fascista, che puntava ad assorbire la dimensione individuale nella dimensione pubblica, per produrre unità nazionale e crescita economica. Le valutazioni di queste riforme sono talora controverse, qualora influenzate da prospettive che inducano a esagerarne la portata o sottovalutarne le implicazioni. In un’ottica storica di lungo periodo, le riforme dell’epoca fascista rappresentano la fase di consolidamento dello stato sociale italiano: esse rafforzarono le sue istituzioni e tendenze e ne influenzarono i successivi sviluppi.
Per servizi sociali si intendono gli strumenti per garantire assistenza a persone in difficoltà in un sistema di Stato sociale. Il problema della definizione è spesso stato dibattuto in quanto a livello internazionale non ne esiste una univoca. All'attività è preposto un assistente sociale.
Record aggiornato il: 2025-10-10T03:04:42.559Z