Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Autore principale: Borsi, Stefano
Francesco Borromini, nato Francesco Castelli (Bissone, 25 settembre 1599 – Roma, 2 agosto 1667), è stato un architetto italiano, operante quasi esclusivamente a Roma, tra i principali esponenti dell'architettura barocca.
La Fontana dei quattro fiumi (o anche solo Fontana dei fiumi) si trova a Roma al centro di Piazza Navona, davanti alla chiesa di Sant'Agnese in Agone (chiesa realizzata su progetto di Francesco Borromini), ed è stata ideata e plasmata dallo scultore e architetto Gian Lorenzo Bernini tra il luglio 1648 ed il giugno 1651 su commissione di Papa Innocenzo X, in piena Epoca Barocca, durante il periodo più fecondo di questo artista. La Fontana dei Quattro Fiumi realizza lo straordinario supporto alla copia romana di un obelisco Egizio, proveniente dal Circo di Massenzio. Opera di architettura, oltre che di scultura, la fontana mette in mostra un vero e proprio artificio barocco, nell'appoggio dell'obelisco sul vuoto. Quattro colossali figure, sedute in pose contrastanti, impersonano i grandi fiumi dei quattro continenti: il Nilo, il Río de la Plata, il Danubio e il Gange. La fontana, coronata dalla colomba dello Spirito Santo (emblema di papa Innocenzo X) fu anche interpretata come simbolo del trionfo della Chiesa sulle quattro parti del mondo. La tradizione, che vuole il Bernini rivale al contemporaneo Borromini, ha costruito la leggenda per la quale il personaggio che nella fontana impersona il Rio della Plata alzerebbe la mano verso la prospiciente chiesa di Sant'Agnese in segno di difesa. Questa rimane tuttavia solo una leggenda in quanto la costruzione della chiesa di Sant'Agnese in Agone iniziò solo dopo, nel 1652.
La chiesa di San Carlo alle Quattro Fontane è un luogo di culto cattolico di Roma, nel rione Monti, facente parte di un complesso conventuale dei Trinitari. Edificato nel XVII secolo ad opera di Francesco Borromini, è considerato uno dei capolavori dell'architettura barocca. La chiesa è dedicata a Carlo Borromeo, arcivescovo di Milano, ma è soprannominata affettuosamente San Carlino dai romani, per le sue ridotte dimensioni tanto da coprire con la sua area quella di uno solo dei quattro pilastri che sorreggono la cupola della basilica di San Pietro in Vaticano. Nella chiesa è conservata l'urna contenente il corpo della beata Elisabetta Canori Mora.
La Galleria Spada è ospitata nell'omonimo palazzo, che si trova in piazza Capo di Ferro a Roma. Il palazzo è famoso anche per la sua facciata, e per la falsa prospettiva del Borromini. La galleria espone pitture del XVI e XVII secolo. Di proprietà statale, dal dicembre 2014 il Ministero per i beni e le attività culturali la ha gestito tramite il Polo museale del Lazio, e dal dicembre 2019 attraverso la Direzione Musei statali di Roma.
L'ispettore Coliandro è una serie televisiva italiana trasmessa dal 2006 da Rai 2, e dal 2017 anche da RaiPlay. Diretta dai Manetti Bros., la serie vede protagonista l'ispettore Coliandro, interpretato da Giampaolo Morelli. Ideatore della serie è invece lo scrittore Carlo Lucarelli: Coliandro — un poliziotto con tratti molto diversi dai tradizionali investigatori della fiction e della narrativa italiana — è una sua creazione tanto che, prima della trasposizione televisiva, il personaggio era stato il protagonista di alcuni suoi romanzi gialli nei primi anni 1990.Nonostante sia una serie TV, in pratica ogni episodio de L'ispettore Coliandro è un film TV a sé stante, girato alludendo ogni volta a un diverso genere cinematografico e con molte citazioni verso alcuni modelli ispiratori, tra cui le pellicole di genere interpretate negli anni 1970 e 1980 da Tomas Milian nel ruolo dell'ispettore Nico Giraldi, o i classici polizieschi di Clint Eastwood nei panni dell'ispettore Harry Callaghan.
Record aggiornato il: 2021-11-25T03:20:49.042Z