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Autore principale: Cremonini, Giorgio <1936- >
Pubblicazione: Firenze : La nuova Italia, 1976
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Il cinema muto è il periodo cinematografico riconducibile al periodo antecedente l'avvento del sonoro, vale a dire dal 1895 fino al 1927, anno in cui venne distribuito il primo film sonoro, Il cantante di jazz. Il completo e definitivo passaggio al sonoro, tuttavia, non avvenne prima del 1930. In realtà i film non erano del tutto "muti", quantomeno la fruizione: era infatti costume, dal grande teatro di città a quello di periferia, accompagnare le proiezioni con musica dal vivo, che fungeva da colonna sonora, eseguita solitamente da un pianista o organista, o addirittura da un'orchestra per i teatri che se lo potevano permettere. Il teatro fu il luogo deputato alla proiezione del film muto, non necessitando altro che un semplice schermo piuttosto che di apparecchiature tecnologiche. Era usanza accompagnare la proiezione con spiegazioni chiarificatrici delle scene proiettate, lettura delle didascalie da parte di un commentatore, aggiungere commenti scritti. Fu però subito evidente quanto la musica fosse la componente essenziale dell'immagine, rafforzandone, anticipandone, predisponendo emozionalmente lo spettatore alla scena proiettata. Il primo film (muto) della storia del cinema è variamente considerato Roundhay Garden Scene del 1888, ma gli inventori del cinema, ovvero della macchina da presa e del proiettore cinematografico, sono considerati Auguste e Louis Lumière, che brevettarono il loro strumento il 13 febbraio 1895; la prima pellicola venne da loro girata il 19 marzo 1895; il film era L'uscita dalle officine Lumière (La sortie des usines Lumière). Il film Don Giovanni e Lucrezia Borgia di Alan Crosland del 1926 fu il primo film con la colonna sonora e quindi non aveva bisogno di un pianista, un organista o un'orchestra per accompagnare la proiezione del film. Il film Il cantante di jazz di Alan Crosland con Al Jolson del 1927, primo film sonoro, viene considerato il film che pone fine al cinema muto; in realtà, alcuni attori recitarono film muti ancora per qualche anno e anche Charlie Chaplin, strenuo difensore del cinema muto, recitò il suo primo film sonoro solo nel 1940 con Il grande dittatore.
Franco e Ciccio è stato un duo comico italiano formato dagli attori Franco Franchi e Ciccio Ingrassia che ha goduto di particolare notorietà negli anni sessanta e settanta in Italia protagonista di 116 film, molti dei quali come protagonisti assoluti e altri al fianco di attori come Totò, Domenico Modugno, Buster Keaton e Vincent Price. La loro collaborazione iniziò nel 1954 e si concluse con la morte di Franchi nel 1992. Al cinema la coppia esordì nel 1960 con il film Appuntamento a Ischia, in cui furono lanciati da Modugno che dopo averli visti li volle con sé nel suo film, e rimase attiva fino al 1984 quando girarono il loro ultimo film insieme, Kaos, anche se ci furono delle interruzioni nel 1973 e dal 1975 al 1980.Nonostante i loro film venissero etichettati come opere minori del cinema italiano dalla critica cinematografica che non considerava come degni di nota i loro film comici, spesso parodia di film del periodo, venivano premiati da importanti riscontri di pubblico con incassi notevoli; ad esempio I due figli del leopardo, parodia del Il Gattopardo. Vi furono comunque eccezioni ai giudizi negativi della critica come Alberto Moravia e Carmelo Bene che ammisero di apprezzare la loro opera. Recitarono in film realizzati certamente in fretta con pochi mezzi, come quelli girati con il regista Marcello Ciorciolini, arrivando a realizzarne in un anno anche una decina, spesso privi di una vera e propria sceneggiatura e dove spesso improvvisavano sul set; di migliore fattura risultano i tredici film diretti da Lucio Fulci che fu l'artefice del ribaltamento dei loro ruoli tipici facendo diventare Ciccio quello serio, la spalla, e Franco quello comico. Lavorarono anche con registi importanti come Pasolini e i fratelli Taviani. Considerati da sempre come protagonisti di film trash vennero successivamente rivalutati per la loro comicità e le capacità creative divenendo oggetto di studio. Il grandissimo successo di pubblico è testimoniato dagli incassi che negli anni sessanta rappresentarono il 10% di quelli annuali in Italia.
Roscoe Conkling Arbuckle (Smith Center, 24 marzo 1887 – New York, 29 giugno 1933) - soprannominato Fatty (cioè "ciccione" o "grassone" da fat, ovvero "grasso" in inglese) per il suo aspetto fisico imponente, 130 chilogrammi il suo peso per 1,78 metri di altezza, è stato un attore, produttore cinematografico e regista statunitense nell'epoca del film muto. La sua comicità aprì la strada a molti altri “grassoni” dell’epoca (su tutti Oliver Hardy); seppur raggiungendo una notevole fama alla fine degli anni '10 e diventando uno degli attori più pagati del periodo, il suo nome è giunto fino ai nostri giorni, più che per le sue doti artistiche e recitative, peraltro notevoli, soprattutto per lo scandalo Fatty Arbuckle in cui rimase coinvolto nel 1921.
Gli spettacoli nell'antica Roma erano numerosi, aperti a tutti i cittadini ed in genere gratuiti; alcuni di essi si distinguevano per la grandezza degli allestimenti e per la crudeltà. I Romani frequentavano di preferenza i combattimenti dei gladiatori, quelli con bestie feroci (venationes), le riproduzioni di battaglie navali (naumachia), le corse di carri, le gare di atletica, gli spettacoli teatrali dei mimi e le pantomime. Quarant'anni dopo l'invettiva di Giovenale (n. tra il 55 e il 60–m. dopo il 127) che rimpiangeva la sobrietà e la severità repubblicana di un popolo che ormai aspirava solo al panem et circenses, al pane e agli spettacoli, Frontone (100-166), quasi con le stesse parole, descriveva sconsolato la triste realtà: La classe dirigente romana considerava infatti suo compito primario quello di distribuire alimenti una volta al mese al popolo e di distrarlo e regolare il suo tempo libero con gli spettacoli gratuiti offerti nelle festività religiose o in ricorrenze laiche.
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