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Titolo uniforme: The new living, Cabalah
Autore principale: Parfitt, Will
Pubblicazione: Casale Monferrato : Piemme, 1997
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Cabala lurianica (o anche Cabala luriana), così chiamata con riferimento al cabalista ebreo Isaac Luria (detto "ARI'zal" o semplicemente l‘Ari) che la sviluppò, esponendo una nuova interpretazione fondamentale del pensiero cabalistico che i suoi seguaci sintetizzarono e incorporarono nella prima Cabala ebraica esegetica dello Zohar: essa si era già diffusa in ambienti medievali. La Cabala luriana descrive nuove dottrine sovrarazionali sulle origini della Creazione (Tzimtzum) e la sua restaurazione cosmica (Tohu e Tiqqun); incorpora quindi una revisione e sistematizzazione più completa degli insegnamenti cabalistici precedenti.Il principale divulgatore delle idee di Luria fu Rabbi Hayyim ben Joseph Vital di Safad, che sostenne di essere l'interprete ufficiale del sistema lurianico, anche se ciò fu contestato da alcuni. Nel loro complesso, gli insegnamenti scritti compilati e raccolti dalla scuola di Luria dopo la sua scomparsa vennero "accreditati" veritieri e metaforicamente chiamati "Kitvei HaARI" (Scritti dell'ARI), anche se differivano su alcune interpretazioni basilari delle prime generazioni. Interpretazioni precedenti dello Zohar erano culminate a Safed nello schema di Moshe Cordovero, influenzato razionalmente dalla filosofia ebraica, immediatamente prima dell'arrivo Luria. Sia il sistema di Cordovero che quello di Luria hanno dato alla Cabala una sistemica teologica messa a confronto con la precedente eminenza della filosofia ebraica medievale. Sotto l'influenza della rinascita mistica della già descritta scuola di Safed del XVI secolo, il lurianismo divenne la teologia tradizionale ebraica quasi universale nei primi anni dell'era moderna, sia nei circoli accademici che nell'immaginazione popolare. Lo schema lurianico, letto dai suoi seguaci in armonia con quello cordoveriano e in seguito più avanzato, in gran parte lo rimpiazzò, diventando il fondamento dei successivi sviluppi del misticismo ebraico. Dopo l'Ari, lo Zohar venne interpretato in termini lurianici e i cabalisti esoterici dopo ne ampliarono la teoria mistica nell'ambito del sistema lurianico. I successivi movimenti chassidici e mitnagdici differirono sulle implicazioni della Cabala lurianica ed il suo ruolo sociale nel misticismo popolare. Anche l'eresia mistica sabbatiana derivò le sue origini dal messianismo lurianico, ma distorse antropomorfismicamente l'interdipendenza cabalistica del misticismo con l'osservanza halakhica.
Esoterismo è il termine con cui si indicano, in senso lato, le dottrine spirituali di carattere almeno in parte segreto o riservato. La verità occulta o i significati nascosti di tali dottrine sono accessibili solo ai cosiddetti iniziati, prevedendo spesso diversi gradi di iniziazione. Il termine "esoterico" compare per la prima volta in una lingua moderna, il francese, nel 1752. Si contrappone a essoterico ("condiviso"), parola che indica una conoscenza aperta a chiunque. In senso lato, l'esoterismo denota la presunta capacità di accedere al nucleo intimo e unitario di una verità, andando oltre le apparenze esteriori; ogni religione possederebbe una componente esoterica da cui si sarebbe originata. In quest'ottica, poiché si può parlare di interno solo in rapporto a un esterno, carattere essoterico ed esoterico possono coesistere in una medesima dottrina: invece di escludersi, possono essere complementari. Una medesima dottrina può presentare una componente esoterica e una essoterica; oppure al medesimo insegnamento può essere data un'interpretazione essoterica, aperta a tutti, e una più profonda esoterica, appannaggio dei soli iniziati.
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