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Autore principale: Lumini, Ubaldo
Pubblicazione: Arezzo : Zelli & C., 1960
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese:
L'eremo di Camaldoli è un edificio religioso situato nei pressi dell'omonima località, in provincia di Arezzo, diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro a circa 1 100 metri s.l.m., all'interno del parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna. Fondato da san Romualdo nei primi anni dell'XI secolo, casa madre della Congregazione benedettina dei camaldolesi, è vicinissimo al confine amministrativo tra la provincia toscana di Arezzo e quella romagnola di Forlì-Cesena, a circa 45 km da Arezzo e 80 km da Forlì.
Il monastero di Camaldoli è un complesso monastico situato a tre chilometri dall'Eremo di Camaldoli, nel comune di Poppi. Nel luglio del 1943 ospitò i lavori che portarono alla redazione del Codice di Camaldoli.
Il Codice di Camaldoli è un documento programmatico elaborato in Italia nel luglio 1943 da un gruppo di intellettuali di fede cattolica. Tratta tutti i temi della vita sociale: dalla famiglia al lavoro, dall'attività economica al rapporto cittadino-stato. Lo scopo fu quello di fornire alle forze sociali cattoliche una base unitaria che ne guidasse l'azione nell'Italia liberata. Il Codice di Camaldoli funse da ispirazione e linea guida per l'azione della Democrazia Cristiana, che si stava formando in quel periodo e che dopo la Seconda guerra mondiale fu, per diverse legislature, il maggiore partito di governo.
Romualdo (Ravenna, tra il 951 e il 953 – Fabriano, 19 giugno 1027) è stato un monaco cristiano e abate italiano, fondatore dell'eremo di Camaldoli e promotore della Congregazione camaldolese, diramazione riformata dell'Ordine benedettino; è venerato come santo dalla Chiesa cattolica. La movimentata biografia di questo personaggio è stata raccontata da san Pier Damiani, che scrisse una Vita di San Romualdo circa 15 anni dopo la sua morte (1042). Intorno all'anno mille, esplorando le zone più selvagge della dorsale appenninica centrale tra Umbria e Marche, il monaco ravennate dette vita ad un movimento che si propose di riformare l'istituto monastico. Oltre che fondatore dell'eremo di Camaldoli nel Casentino (Arezzo), Romualdo fu promotore della Congregazione camaldolese, diramazione riformata dell'Ordine benedettino. Romualdo cercò la solitudine per praticare la sua devozione verso Dio.
La Madonna di Camaldoli è un dipinto a uovo e olio su tavola di pioppo (76,5×56,1 cm) proveniente dalla bottega di Andrea del Verrocchio e alla cui realizzazione avrebbero contribuito anche Leonardo da Vinci e Sandro Botticelli. Il dipinto è situato nel Museo di Camaldoli.
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