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Autore principale: Del Serra, Maura
La campana è una tipologia di strumento musicale, appartenente alla classe degli idiofoni a percussione diretta, definita come contenitori, suonati con un oggetto non sonoro, in cui la vibrazione è più debole vicino al vertice. Si differenziano dai gong, in cui invece la vibrazione è più forte vicino al vertice. Nelle campane da chiesa il suono è prodotto generalmente dalla percussione di un pendolo di ferro dolce detto batacchio (o battaglio) sulle pareti interne della campana stessa. Per quanto riguarda lo strumento occidentale è solitamente in bronzo, ed è utilizzato nel mondo cristiano per scandire il tempo dai campanili delle chiese e come richiamo per funzioni, ricorrenze ed eventi riguardanti la comunità; viene suonato dai campanari.
La Campania (AFI: /kamˈpanja/) è una regione italiana a statuto ordinario dell'Italia meridionale di 5 693 749 abitanti. È la terza regione per numero di abitanti (dopo la Lombardia e il Lazio), la più popolosa dell'Italia meridionale e la prima a livello nazionale per densità di popolazione. Ha una superficie di 13670,95 km². È situata tra il mar Tirreno a ovest e l'Appennino meridionale a est. La regione confina a nord-ovest con il Lazio, a nord con il Molise e a est con Puglia e Basilicata. Oltre al capoluogo di regione Napoli, le città capoluogo di provincia sono Avellino, Benevento, Caserta e Salerno. Lungo le coste della Campania sono presenti quattro golfi: il golfo di Gaeta, il golfo di Napoli, il golfo di Salerno e il golfo di Policastro. L'entroterra era abitato già nel II millennio a.C. da sanniti, osci e volsci. Dall'VIII secolo a.C. si svilupparono lungo la costa diversi insediamenti di popolazioni di civiltà greca dai quali ebbero origine le colonie magnogreche di Pithecusa, Cuma, Parthenope, Neapolis e Poseidonia. L'area costituì anche l'estremo limite meridionale dell'espansione etrusca. L'interno rimase invece abitato dalle stirpi dei sanniti. Nella seconda metà del IV secolo a.C., con le guerre sannitiche la regione fu posta sotto l'influenza di Roma, che la ribattezzò Campania felix in riferimento alla sua prosperità. Con il tramonto della civiltà romana si disgregò anche l'unità politica della regione, che dal VI secolo finì in gran parte sotto l'influenza longobarda e in misura minore sotto quella bizantina. Nel XII secolo, con l'ascesa della dinastia normanna, la regione trovò unità politica sotto la corona del Regno di Sicilia. Dal XIII secolo al XIX, con il susseguirsi delle dinastie angioine, aragonesi e borboniche, il regno di Napoli e in particolare la capitale e la sua corte divennero uno dei principali poli culturali, artistici ed economici d'Europa. Attualmente la regione, con il resto del Mezzogiorno, è in una situazione di persistente difficoltà di sviluppo socio-economico rispetto al nord del Paese, nota come questione meridionale. Con 10 riconoscimenti, la Campania è la seconda regione italiana per siti ed elementi iscritti nelle liste dei Patrimoni dell'Umanità dell'UNESCO, dopo la Lombardia: il Riconoscimento per la Dieta Mediterranea, l’Arte dei "Pizzaiuoli" Napoletani, le Macchine a spalla di Nola, il Centro storico di Napoli, la Reggia di Caserta, il Complesso monumentale di Santa Sofia, Pompei con Ercolano e Oplonti, la Costiera Amalfitana, il Parco Nazionale del Cilento con Paestum, Velia e la Certosa di Padula, e la Transumanza. In Campania si trovano 5 dei primi 20 siti statali più visitati nel 2018 secondo il Ministero dei Beni e delle Attività culturali. Secondo i dati Eurostat del 2011 la Campania è tra le 20 regioni più visitate in Europa e tra le prime in Italia.
Dino Carlo Giuseppe Campana (Marradi, 20 agosto 1885 – Scandicci, 1º marzo 1932) è stato un poeta italiano.
La Melannurca o Mela Annurca Campana è un prodotto ortofrutticolo italiano che designa una varietà pregiata di mela tipica della regione Campania, tale da essere considerata la "Regina delle mele". La raccolta di questi frutti, ancora acerbi, deve iniziare intorno alla metà di settembre onde evitare che si decompongano cadendo al suolo in quanto caduchi. Subito dopo inizia la fase di maturazione, detta "arrossamento", con l'esposizione al sole per 10-15 giorni. Le mele vengono sistemate a terra sui "melai", detti anche "porche", cioè strisce di terreno ricoperte da graticci di paglia ricavata dalla trebbiatura e delimitate da solchi per far sfociare l'acqua. Vengono frequentemente girate a mano (avutate, in lingua napoletana) fino a raggiungere il tipico colore. Quest'ultima operazione era svolta, in passato, dalle donne.
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