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Autore principale: Lupi, Gordiano; Magnisi, Davide
Pubblicazione: Piombino : Il Foglio, 2019
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Ruggero Deodato (Potenza, 7 maggio 1939) è un regista e sceneggiatore italiano. Inizialmente regista di commedie e polizieschi all'italiana (poliziotteschi), si afferma con la direzione di pellicole horror, in particolare di genere cannibal, divenendo noto per il contenuto estremo dei suoi film, che gli hanno portato numerosi problemi con la censura e gli hanno procurato il soprannome di Monsieur Cannibal. Cannibal Holocaust, probabilmente il suo film più famoso, è considerato uno dei più agghiaccianti e controversi della storia del cinema, per il quale Deodato finì persino in tribunale. Congiuntamente alla carriera cinematografica, lavora anche per la televisione, dirigendo alcune serie televisive e spot pubblicitari per marchi come Piaggio, Fiat, Philips, Carrera e molti altri. Deodato ha influenzato registi come Oliver Stone, Quentin Tarantino e Eli Roth.
Ultimo mondo cannibale è un film del 1977, diretto da Ruggero Deodato. Si tratta del primo cannibal movie diretto da Ruggero Deodato. La pellicola fece conoscere il regista in tutto il mondo per le sue immagini scioccanti e una violenza molto realistica. Inoltre il film è stato il primo a mostrare esplicite scene di cannibalismo in Italia, dato che il primo cannibal movie Il paese del sesso selvaggio, diretto da Umberto Lenzi nel 1972, mostrava una sola scena di cannibalismo. Nell'album Samarcanda Roberto Vecchioni ha citato il film, nel titolo della canzone Vaudeville (ultimo mondo cannibale).
Il cinema italiano è attivo sin dall'epoca dei fratelli Lumière. I primi filmati risalgono al 1896 e sono stati realizzati nelle principali città della penisola. Questi brevi esperimenti incontrano subito la curiosità del ceto popolare incoraggiando gli operatori a produrre nuove pellicole fino a porre le basi per la nascita di una vera industria cinematografica. Nei primi anni del novecento si sviluppa il cinema muto che avrà il merito di portare alla ribalta numerosi divi italiani e che troverà una battuta d'arresto alla fine della prima guerra mondiale.Negli anni trenta, con l'avvento del sonoro e la nascita di Cinecittà, il cinema italiano vive nuove fasi produttive, sotto il controllo politico e finanziario del regime fascista. Una nuova stagione si compie alla fine della seconda guerra mondiale con la nascita del cinema neorealista che raggiunge per tutto il dopoguerra un vasto consenso di pubblico e critica. Dalla metà degli anni cinquanta fino alla fine degli anni settanta, grazie al cinema d'autore, alla commedia all'italiana ed a molti altri generi, il cinema italiano raggiunge una posizione di grande prestigio sia nazionale che estera. A partire dagli anni ottanta, a causa di molteplici fattori, la produzione italiana attraversa una profonda crisi che non ha impedito la realizzazione di pellicole di qualità, premiate ed apprezzate in tutto il mondo.
Camillo Milli, pseudonimo di Camillo Migliori, (Milano, 1º agosto 1929) è un attore italiano.
Luca Giorgio Barbareschi (Montevideo, 28 luglio 1956) è un attore, regista, produttore televisivo, produttore cinematografico, autore, conduttore televisivo, sceneggiatore, direttore artistico ed ex politico italiano. In televisione, come intrattenitore, ha partecipato a circa ottanta sceneggiati e a venti varietà. È stato eletto deputato alle elezioni politiche del 2008, rimanendo in carica fino al 2013.
Gli spettacoli nell'antica Roma erano numerosi, aperti a tutti i cittadini ed in genere gratuiti; alcuni di essi si distinguevano per la grandezza degli allestimenti e per la crudeltà. I Romani frequentavano di preferenza i combattimenti dei gladiatori, quelli con bestie feroci (venationes), le riproduzioni di battaglie navali (naumachia), le corse di carri, le gare di atletica, gli spettacoli teatrali dei mimi e le pantomime. Quarant'anni dopo l'invettiva di Giovenale (n. tra il 55 e il 60–m. dopo il 127) che rimpiangeva la sobrietà e la severità repubblicana di un popolo che ormai aspirava solo al panem et circenses, al pane e agli spettacoli, Frontone (100-166), quasi con le stesse parole, descriveva sconsolato la triste realtà: La classe dirigente romana considerava infatti suo compito primario quello di distribuire alimenti una volta al mese al popolo e di distrarlo e regolare il suo tempo libero con gli spettacoli gratuiti offerti nelle festività religiose o in ricorrenze laiche.
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