Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Autore principale: Prati, Giovanni <1814-1884>
Pubblicazione: Prato : Giachetti, [1868]
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Elena del Montenegro, nata Jelena Petrović-Njegoš (Јелена Петровић Његош), principessa del Montenegro (Cettigne, 8 gennaio 1873 – Montpellier, 28 novembre 1952), fu moglie di Re Vittorio Emanuele III di Savoia e Regina consorte d'Italia fino al 9 maggio 1946, giorno dell'abdicazione al trono del marito. È considerata Serva di Dio dalla Chiesa cattolica.
Adelaide Francesca Maria Raniera Elisabetta Clotilde d'Asburgo-Lorena (Milano, 3 giugno 1822 – Torino, 20 gennaio 1855) fu arciduchessa d'Austria, principessa d'Ungheria e regina di Sardegna in quanto consorte di Vittorio Emanuele II, ma non riuscì a diventare anche la prima regina d'Italia. Quest'ultima sorte toccò più tardi alla nuora Margherita di Savoia.
Francesco I di Francia (nato François d'Orléans; Cognac, 12 settembre 1494 – Rambouillet, 31 marzo 1547) fu re di Francia dal 1515 fino alla morte. Figlio di Carlo di Valois-Angoulême (1459 - 1º gennaio 1496) e di Luisa di Savoia (11 settembre 1476 - 22 settembre 1531), fu il primo della dinastia regale dei Valois-Angoulême, che si estinguerà nel 1589 con la morte del nipote Enrico III. Succedette sul trono di Francia a suo cugino e suocero Luigi XII, che era morto senza lasciare figli maschi. Prodigioso mecenate delle arti, diede un forte impulso al Rinascimento francese, attirando nel castello di Chambord molti artisti italiani, tra cui Leonardo da Vinci. Il regno di Francesco vide importanti cambiamenti culturali con l'ascesa della monarchia assoluta in Francia, la diffusione dell'umanesimo e del protestantesimo e l'inizio dell'esplorazione francese del Nuovo Mondo. Jacques Cartier, Giovanni da Verrazzano e altri esploratori rivendicarono terre nelle Americhe per la Francia e spianarono la strada all'espansione del primo impero coloniale francese. Per il suo ruolo nello sviluppo e nella promozione di una lingua francese divenne noto come “Le Père et Restaurateur des Lettres” (il "Padre e Restauratore delle lettere"). Fu anche conosciuto come “François du Grand Nez” ("Francesco dal grande naso") e “Le Roi-Chevalier” ("il Re Cavaliere") per via del suo coinvolgimento personale nelle guerre, partecipazione che gli costò anche la prigionia a Madrid in seguito alla sconfitta nella battaglia di Pavia. Seguendo la politica dei suoi predecessori, Francesco continuò le guerre italiane. Interessato ai territori del Ducato di Savoia e al controllo del Ducato di Milano, l'obiettivo principale era quello di indebolire Carlo V, re di Spagna e imperatore del Sacro Romano Impero, titolo quest'ultimo conteso proprio tra il francese e l'Asburgo. Allo scopo di fronteggiare l'egemonia del rivale, cercò dapprima il sostegno di Enrico VIII d'Inghilterra nell'incontro del campo del Drappo d'Oro e, successivamente, formò un'alleanza franco-ottomana con il sultano musulmano Solimano il Magnifico, una mossa controversa per un re cristiano dell'epoca.
Alcune catalogazioni sono state accorpate perché sembrano descrivere la stessa edizione. Per visualizzare i dettagli di ciascuna, clicca sul numero di record
Record aggiornato il: 2021-11-25T01:04:10.923Z