Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Autore principale: Gentili, Augusto
Vittore Carpaccio, detto talvolta anche Vittorio (1465 circa – Capodistria, 1525/1526), è stato un pittore italiano, cittadino della Repubblica di Venezia. Fu uno dei protagonisti della produzione di teleri a Venezia a cavallo tra il XV e il XVI secolo, divenendo forse il miglior testimone della vita, dei costumi e dell'aspetto straordinario della Serenissima in quegli anni. Come altri grandi maestri italiani della sua generazione (Perugino, Luca Signorelli, lo stesso Andrea Mantegna), dopo un periodo di fastosi successi visse una crisi poco dopo lo scoccare del XVI secolo per le difficoltà ad assimilare gli apporti rivoluzionari e moderni dei nuovi "grandi" (Leonardo da Vinci, Michelangelo, Raffaello, Giorgione e Tiziano). Visse gli ultimi anni relegato in provincia, dove il suo stile ormai attardato trovava ancora ammiratori.
Con carpaccio si intende genericamente un piatto a base di fettine di carne o pesce crudi, a cui vengono aggiunti olio o altri ingredienti (salse o scaglie di formaggio grana) a seconda della versione.
San Giorgio e il drago è un dipinto a tempera su tavola (141x360 cm) di Vittore Carpaccio, datato 1502 e conservato nella Scuola di San Giorgio degli Schiavoni a Venezia.
Il Cristo morto è un dipinto tempera su tela (145x185 cm) di Vittore Carpaccio, databile al 1520 circa e conservato nella Gemäldegalerie di Berlino.
La Breve ma veridica storia della pittura italiana è un saggio di Roberto Longhi sulla storia dell'arte italiana. L'opera fa parte delle opere giovanili dello studioso, ma riveste una grande importanza nel panorama storico-critico dell'arte europea per le nuove idee che vi si trovano pubblicate, che si ritrovano negli scritti successivi di Longhi e influenzarono tutta la critica successiva.
Record aggiornato il: 2024-04-27T01:42:28.960Z