Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
La specie è alla base della classificazione degli organismi viventi, trattandosi del livello tassonomico obbligatorio gerarchicamente più basso. La scelta di un criterio univoco e universale per identificare le specie è però difficile, soprattutto in quanto esse sono entità non statiche, ma che si modificano nel tempo e nello spazio e, pertanto, ciò che osserviamo è un momento di un processo evolutivo che è in realtà continuo; da qui la difficoltà a creare confini certi e di conseguenza l'incertezza nella definizione. Quello di specie è un concetto multidimensionale sotto il quale ricadono varie definizioni che dipendono dall'aspetto che si considera: la specie può essere dunque biologica, morfologica, tipologica, cronologica e filofenetica.
Razza è un termine che si riferisce a particolari gruppi in cui possono venire suddivise alcune specie biologiche. Il termine è di uso zootecnico e non zoologico in quanto non identificante un'unità o categoria tassonomica, ma un gruppo animale creato artificialmente e appartenente agli animali domesticati dall'uomo. Il gruppo è considerato afferente a una medesima specie. Viene selezionato con metodologie diverse per le caratteristiche ereditarie comuni che lo identificano come un sottoinsieme differenziato, spesso anche in modo piuttosto marcato, da eventuali altri gruppi conspecifici.Esiste un certo consenso in ambito scientifico nel ritenere che il termine razza non sia applicabile all'uomo, questo sebbene il suo uso continui da parte di alcuni scienziati in varie accezioni e significati (ad esempio viene utilizzato in alcune branche dell'antropologia come l'antropologia forense). Mentre alcuni ricercatori lo usano per operare distinzioni all'interno di insiemi sfocati di tratti caratteristici, altri ritengono che il suo uso sia semplicistico. Nel caso dell'uomo si ritiene che le categorie razziali siano costrutti sociali e che i gruppi razziali non possano essere biologicamente definiti, il che è comunque vero anche per quasi tutti gli altri animali, essendo la razza per l'appunto un raggruppamento fenotipico privo di significato zoologico a prescindere dalla specie di riferimento, come detto in precedenza.
Istinto omicida (Killer Instinct o anche Homicidal Impulse) è un film del 1991, scritto e diretto da David Tausik.
L'evoluzione, all'interno di una popolazione biologica, è il prodotto del mutamento dei caratteri trasmessi ereditariamente alle generazioni successive. A tale mutamento concorrono diversi fattori, quali le mutazioni genetiche (benché siano il più delle volte singolarmente poco significative, il loro lento accumularsi può portare alla comparsa di caratteristiche nuove), la selezione naturale, la deriva genetica. Il loro effetto determina l'evoluzione dei caratteri fino alla comparsa di nuove specie. Ogni organismo vivente sulla Terra condivide con gli altri un antenato comune, e questo è testimoniato dalle somiglianze tra i diversi organismi viventi (come la presenza in ognuno di acidi nucleici, di un identico codice genetico, di uguali amminoacidi) e dalla paleontologia. Charles Darwin lo aveva ipotizzato nella sua teoria, intuendo che l'evoluzione delle specie fosse determinante e vide nella selezione naturale il motore fondamentale dell'evoluzione della vita sulla Terra. Una prima conferma si ebbe con le leggi di Mendel sull'ereditarietà genetica dei caratteri, nel XIX secolo. Solo più tardi, grazie ai nuovi strumenti di indagine e con la scoperta del DNA i princìpi generali dell'evoluzione furono provati. La comunità scientifica dibatte ancora su alcuni aspetti teorici dell'evoluzione che restano un campo di ricerca estremamente vitale. Il concetto di evoluzione ha costituito una rivoluzione scientifica nell'intera cultura occidentale, ha stimolato riflessioni in ambito filosofico e ispirato teorie e modelli che toccano quasi ogni aspetto della conoscenza.
Record aggiornato il: 2025-09-27T01:04:21.198Z