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Edizione: Scala 1:500 000
Pubblicazione: Novara : Istituto geografico De Agostini, 1985
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Gli sport invernali comprendono tutte le discipline sportive che si svolgono su neve e ghiaccio, tradizionalmente praticate durante il periodo invernale nei paesi alpini, nell'Europa settentrionale e orientale, in Nord America, in Giappone e negli ultimi decenni anche in Sudamerica. La massima competizione internazionale degli sport invernali sono i Giochi olimpici invernali, nel cui programma sono inseriti i principali sport (anche se non tutti) che si praticano su neve e ghiaccio. Negli ultimi decenni del XX secolo l'introduzione di materiali sintetici che consentono lo scivolamento come sulle superfici innevate o ghiacciate, la costruzione di impianti sportivi al coperto e la diffusione dei sistemi per l'innevamento artificiale hanno permesso di estendere la pratica degli sport invernali ad altri periodi dell'anno e a zone dove il clima o la mancanza di alture naturali non ne consentirebbero il naturale svolgimento.
La battaglia delle Alpi Occidentali (in francese Bataille des Alpes) avvenne sul confine fra il Regno d'Italia e la Repubblica francese tra il 10 e il 25 giugno 1940, durante la seconda guerra mondiale. All'entrata in guerra dell'Italia a fianco della Germania nazista e la dichiarazione di guerra a Francia e Regno Unito non corrispose un piano preordinato: il Regio Esercito, ammassato lungo la frontiera, intraprese disordinate azioni offensive che furono efficacemente contrastate dall'esercito francese, trincerato sulle posizioni difensive della Linea Maginot. Solo la sconfitta dell'Armée française a opera dell'esercito tedesco mascherò in parte la notevole impreparazione militare italiana; il governo di Philippe Pétain, infatti, sottoscrisse il secondo armistizio di Compiègne il 22 giugno, nel quale la Germania impose alla Francia di arrendersi entro pochi giorni anche all'Italia, nonostante sul campo di battaglia si stesse delineando l'effettivo fallimento tattico-strategico delle forze armate italiane e una sostanziale vittoria difensiva francese. L'armistizio di Villa Incisa, nei pressi di Roma, firmato il 24 giugno ed entrato in vigore il giorno successivo, sancì l'annessione di alcune porzioni di territorio francese all'Italia, la creazione di una zona demilitarizzata lungo il confine e l'inizio dell'occupazione italiana della Francia meridionale. L'aggressione italiana fu percepita come una «pugnalata alla schiena» a una nazione ormai allo stremo, oltre che un atto moralmente dubbio, dato che la dichiarazione di guerra avvenne in contemporanea con le fasi finali della campagna di Francia, quando ormai le sorti della Repubblica francese erano segnate di fronte all'avanzata inarrestabile della Wehrmacht. Oltre a essere stati alleati durante la prima guerra mondiale, i due paesi avevano una fitta rete di relazioni sociali ed economiche, soprattutto nelle zone di confine, che furono sconvolte dalla guerra. La battaglia delle Alpi dunque ruppe queste relazioni, facendo nascere il risentimento delle popolazioni francesi che si sentirono tradite dall'attacco italiano.
Le Prealpi Venete sono il settore delle Prealpi esteso soprattutto in Veneto. Fungono da ingresso alle Alpi vere e proprie, in quanto digradano verso la pianura padana. La vetta più alta è il Col Nudo, che raggiunge i 2472 m s.l.m.
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