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Con la locuzione economia domestica si indica l'insieme di competenze per la conduzione degli aspetti pratici della vita di una famiglia e di una comunità. In Italia l'economia domestica a partire dalla riforma Gentile fu materia di insegnamento della scuola media inferiore, nella nuova scuola media unificata istituita dal 1963 la denominazione muta nel nuovo insegnamento delle Applicazioni tecniche, differenziato in maschile e femminile, che sarà impartito fino al 1977 quando muta con l'appellativo di Educazione tecnica, che non si diversifica più in relazione al sesso degli alunni. È materia d'insegnamento del Sistema di istruzione e formazione professionali ad indirizzo sociale e sanitario, in corsi di studio per tecnici dei servizi sociosanitari e operatori sociosanitari, come precedentemente lo era dei corsi di istruzione tecnica per attività sociali, con finalità all'esercizio di attività connesse alla “organizzazione, gestione, coordinamento e controllo di refettori scolastici e mense aziendali, case di cura, case di riposo, asili nido, soggiorni estivi, convitti ecc.”I concorsi ed i corsi per l'ammissione nel profilo professionale di insegnante di economia domestica prevedono come programma di riferimento le tecniche e le esercitazioni pratiche dei servizi di cucina e di ospitalità.
L'agricoltura (dal latino agricultura, ager campi, e cultura coltivazione) è l'attività umana che consiste nella coltivazione di specie vegetali. Lo scopo basilare dell'agricoltura è ottenere prodotti dalle piante, da utilizzare soprattutto a scopo alimentare. In economia, l'agricoltura rientra nel settore primario. Tradizionalmente è popolarmente riferita alla produzione di risorse vegetali a fini alimentari sia direttamente sia indirettamente tramite produzione animale nell'allevamento. A fini scientifici e giuridici, comunque, entrambe le materie sono comunemente riunite nella più vasta accezione di agricoltura, che abbraccia la coltivazione delle piante (arboree, erbacee), l'allevamento degli animali e lo sfruttamento delle foreste. Seppur molto spesso legati a convenzioni ed usanze locali, i patroni universalmente riconosciuti per l'agricoltura nel mondo cattolico sono: San Martino di Tours (la cui ricorrenza cade l'11 novembre, giorno di inizio dell'annata agraria), Sant'Antonio Abate, Sant'Isidoro agricoltore, San Leonardo di Noblac Abate, San Biagio e San Benedetto da Norcia.
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