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Autore principale: Merlo, Alessandro
Pubblicazione: Pisa : ETS, 2012
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: it
Pietrabuona è una frazione del comune di Pescia, in provincia di Pistoia, Toscana. È una delle località dette Dieci castella della Valleriana, altrimenti detta Svizzera Pesciatina.
La Svizzera Pesciatina, o più anticamente Valleriana, è una caratteristica zona toscana che si estende sull'Appennino Pistoiese. Occupa gran parte dell'area montana del comune di Pescia, oltre ad alcune zone marginali del comune di San Marcello Piteglio, in provincia di Pistoia. La pubblicistica locale fa arbitrariamente risalire il suo nome al ginevrino Jean Charles Léonard Simonde de Sismondi, che avrebbe riconosciuto nella zona una somiglianza con i monti della sua terra natale, la Svizzera.
Vellano è una frazione del comune di Pescia, in provincia di Pistoia, Toscana. Fino al 1928 era un comune a sé nella provincia di Lucca, quando venne soppresso ed il suo territorio annesso al comune di Pescia. Il comune di Vellano occupava la zona oggi denominata Svizzera Pesciatina, aveva una superficie di circa 25 km² e comprendeva, oltre al capoluogo, le frazioni di Castelvecchio, Pietrabuona, Sorana, Stiappa e Pontito (queste ultime due annesse nel 1883 e tolte al comune di Villa Basilica). Il suo territorio confinava con i comuni di Villa Basilica, Bagni di Lucca, Piteglio, Marliana, Massa e Cozzile, Buggiano e Pescia; lo stemma comunale mostrava tre alberi di nocciolo (Corylus avellana), con ovvio riferimento al nome del capoluogo. Il comune di Vellano fu soppresso nel 1928 a causa del dissesto delle sue finanze e fu annesso al comune di Pescia, che nello stesso anno veniva sottratto alla provincia di Lucca per essere assegnato a quella di Pistoia. Al momento della soppressione il comune contava 3761 abitanti.
La pace di Pescia sono degli accordi presi da i Pisani e i Fiorentini il 28 agosto 1364 nella città di Pescia (PT). Dopo la sconfitta pisana nella battaglia di Cascina del 28 luglio Pisa dovette capitolare. Vennero restituiti i castelli conquistati dalle due fazioni. A Pisa tornò Pontedera e isola del Giglio. A Firenze fu restituita Sorana, Pietrabuona e Vellano. Secondo gli accordi il castello di Castel del Bosco fu distrutto e Pisa dovette concedere tutte le franchigie di cui già godevano prima della guerra a Firenze, inoltre dovettero pagare centomila fiorini d'oro in dieci anni. Dal 2001 avviene una rievocazione storica di questa pace a Pontedera con un palio della balestra.
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