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Autore principale: Roversi, Leonina
Chicago (AFI: /ʧiˈkaɡo/; in inglese /ʃɪˈkɑɡoʊ/) è la più grande città dell'Illinois, la più grande metropoli dell'entroterra statunitense, la terza per popolazione di tutti gli Stati Uniti d'America dopo New York e Los Angeles, con i suoi 2 705 994 abitanti. La sua area metropolitana (detta Chicagoland) conta 9 554 598 abitanti distribuiti in un'ampia area pianeggiante situata lungo le rive del lago Michigan. La città si estende per 50 km sul lago Michigan da nord a sud. Soprannominata "Windy City" e "Second City", il centro della città (denominato "the Loop") è dominato da imponenti grattacieli che arrivano anche ai 108 piani (per un'altezza di 442 m) della Willis Tower. Questa tipologia architettonica è nata proprio a Chicago che, se da tempo ha dovuto perdere il primato di città con più grattacieli nel paese a favore di New York, vanta ancora oggi il secondo grattacielo più alto statunitense (dopo il nuovo World Trade Center) e tre grattacieli nella classifica dei primi 15 al mondo. Venti dei suoi grattacieli superano i 200 metri d'altezza e ben 240 superano i 100 metri. Trasformatasi da cittadina in un'importante metropoli, Chicago è stata definita come una delle 10 città più influenti al mondo. Oggi è una città multietnica, nonché un importante centro finanziario e industriale ed uno dei maggiori centri fieristico/espositivi mondiali. È la città con il maggior numero di ponti mobili al mondo (attualmente 45) ed è un punto di riferimento mondiale per il blues.
La scuola di Chicago è un movimento ed una vera e propria scuola di architettura che si è formata a Chicago tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento. L'ambiente in cui si sviluppò fu quello creatosi dopo l'incendio della città del 1871, e ad essa parteciparono due generazioni di architetti ed ingegneri di cui la prima era forte delle esperienze maturate durante la Guerra di secessione americana. La scuola, promosse, tra le prime, l'uso della nuova tecnologia delle strutture in acciaio nella costruzione degli edifici commerciali, e sviluppò anche nuovi canoni estetici (soprattutto nel disegno ripetitivo dei motivi delle facciate), influenzata anche dal corrispondente evolversi delle avanguardie architettoniche in Europa antecedenti al Movimento Moderno. Alcune delle forme e caratteri distintivi della scuola di Chicago sono l'uso della struttura in acciaio come elemento portante degli edifici con murature di rivestimento in terracotta, larghe aree finestrate e ripetitive e un uso limitato della decorazione esterna. Elementi neoclassici comunque si ritrovano nei grattacieli della scuola di Chicago molti dei quali si riassumono in un ridisegno di colonne. Il primo piano funziona come base, i piani intermedi come un albero di colonne verticali, mentre la cima dell'edificio è sormontata da una cornice semi-tradizionale. La "Chicago window" la "finestra di Chicago" è nata in questa scuola ed è divisa in tre parti: un largo pannello centrale in vetro affiancato a due più strette aperture dello stesso materiale. Tra gli architetti che hanno associato il loro nome con la Scuola di Chicago è opportuno citare: Daniel Burnham, Dankmar Adler, John Root, William Holabird, Martin Roche, William LeBaron Jenney e Louis Sullivan. Frank Lloyd Wright iniziò a lavorare nello studio di Adler e Sullivan ma prese ben presto le distanze dalla scuola elaborando un suo stile definito al suo nascere delle Prairie House Style. Ludwig Mies van der Rohe, che arriverà a Chicago dopo la fondamentale esperienza tedesca del Bauhaus, farà un lavoro di ricerca sulla composizione architettonica dei grattacieli, di cui il Seagram Building ne è l'espressione più alta, ed è per questo definito da alcuni, come il creatore della seconda Scuola di Chicago. L'Home Insurance Building, che viene riconosciuto come il primo grattacielo della storia, venne costruito a Chicago nel 1885 e fu demolito nel 1931. Altri importanti progetti della Scuola di Chicago sono: Auditorium Building Carson, Pirie, Scott and Company Building Bayard-Condict Building Reliance Building Gage Group Buildings Chicago Building Brooks Building Heyworth Building Leiter I Building Leiter II Building Marquette Building Monadnock Building Montauk Building Rookery Building Wainwright Building
Il Movimento Moderno nella storia dell'architettura fu un periodo collocato tra le due guerre mondiali, teso al rinnovamento dei caratteri, della progettazione e dei principi dell'architettura, dell'urbanistica e del design. Ne furono protagonisti quegli architetti che improntarono i loro progetti a criteri di funzionalità ed a nuovi concetti estetici. Tra i più importanti movimenti della storia dell'architettura, che ha influenzato più o meno direttamente tutta l'architettura e l'urbanistica del XX secolo, vengono ricordati come Maestri del Movimento Le Corbusier, Ludwig Mies van der Rohe, Walter Gropius, Frank Lloyd Wright, Alvar Aalto, Sven Backström, ma anche gli italiani Giovanni Michelucci, Piero Portaluppi, Gio Ponti, Gualtiero Galmanini, Franco Albini. Il movimento si identificò nel momento della sua massima espressione, negli anni venti e trenta del XX secolo. Un impulso determinante al movimento fu dato dai CIAM, promossi da Le Corbusier, che erano dei congressi internazionali dove vennero elaborate molte delle teorie e principi che furono poi applicati nelle varie discipline. A questo movimento appartengono De Stijl ("Lo Stile", in lingua olandese), il Bauhaus, il Costruttivismo, il Razionalismo italiano; nel 1936 fu coniato negli USA il termine International Style, con il quale spesso viene denominato tutto il movimento.
L'architettura del ferro è un tipo di produzione architettonica diffusasi in Europa tra la fine dell'Ottocento e la prima metà del Novecento. I luoghi di maggiore diffusione di questa tecnologia applicata all'architettura sono la Francia e l'Inghilterra, sebbene abbia avuto una buona diffusione anche in Italia.
L'architettura è la disciplina che ha come scopo l'organizzazione dello spazio a qualsiasi scala, ma principalmente quella in cui vive l'essere umano. Semplificando si può dire che essa attiene principalmente alla progettazione e costruzione di un immobile o dell'ambiente costruito. In essa concorrono aspetti tecnici ed artistici. Insieme alla scultura, fa parte delle cosiddette arti visive plastiche. Da quando l'uomo ha avuto capacità cognitive tali da potersi organizzare in civiltà, l'architettura è sempre esistita. L'architettura è nata anzitutto per soddisfare le necessità biologiche dell'uomo quali la protezione dagli agenti atmosferici, e proprio per questo è tra le discipline maggiormente presenti in tutte le civiltà. Solo in un secondo momento, con lo sviluppo della divisione del lavoro nella società, alla funzione primaria vennero aggiunte funzioni secondarie in numero sempre crescente. Con la comparsa di caratteri estetici si ebbe la nascita dell'architettura anche come arte visiva, dotata però di proprie caratteristiche peculiari. Sarebbe riduttivo anche parlare di valori estetici in quanto una buona architettura è spesso frutto di valori etici e di uno studio antropologico. Definire l'architettura risulta difficile in quanto il fenomeno architettonico è stato sempre presente nella cultura dell'uomo, acquistando caratteristiche, definizioni, funzioni, aspetti spaziali e costruttivi spesso differenti o addirittura contrastanti da civiltà a civiltà o da epoca ad epoca.
L'architettura è la disciplina che ha come scopo l'organizzazione dello spazio a qualsiasi scala, ma principalmente quella in cui vive l'essere umano. Semplificando si può dire che essa attiene principalmente alla progettazione e costruzione di un immobile o dell'ambiente costruito. In essa concorrono aspetti tecnici ed artistici. Insieme alla scultura, fa parte delle cosiddette arti visive plastiche. Da quando l'uomo ha avuto capacità cognitive tali da potersi organizzare in civiltà, l'architettura è sempre esistita. L'architettura è nata anzitutto per soddisfare le necessità biologiche dell'uomo quali la protezione dagli agenti atmosferici, e proprio per questo è tra le discipline maggiormente presenti in tutte le civiltà. Solo in un secondo momento, con lo sviluppo della divisione del lavoro nella società, alla funzione primaria vennero aggiunte funzioni secondarie in numero sempre crescente. Con la comparsa di caratteri estetici si ebbe la nascita dell'architettura anche come arte visiva, dotata però di proprie caratteristiche peculiari. Sarebbe riduttivo anche parlare di valori estetici in quanto una buona architettura è spesso frutto di valori etici e di uno studio antropologico. Definire l'architettura risulta difficile in quanto il fenomeno architettonico è stato sempre presente nella cultura dell'uomo, acquistando caratteristiche, definizioni, funzioni, aspetti spaziali e costruttivi spesso differenti o addirittura contrastanti da civiltà a civiltà o da epoca ad epoca.
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