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Autore principale: Micheli, , Paola
Pubblicazione: Siena : Betti, 2017
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Siena (, AFI: /ˈsjɛna/) è un comune italiano di 54 168 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Toscana. La città è universalmente conosciuta per il suo ingente patrimonio storico, artistico, paesaggistico e per la sua sostanziale unità stilistica dell'arredo urbano medievale, nonché per il celebre Palio. Nel 1995, il suo centro storico è stato inserito dall'UNESCO nel Patrimonio dell'Umanità. Nella città ha sede la Banca Monte dei Paschi di Siena, fondata nel 1472 e dunque la più antica banca in attività nonché la più longeva al mondo.
Giuseppe Tornatore (Bagheria, 27 maggio 1956) è un regista, sceneggiatore, produttore cinematografico e montatore italiano, noto anche per il suo impegno civile, oltre che per diverse pellicole che hanno riscosso un notevole successo di pubblico in Italia e all'estero. Tra i vari premi ha vinto un Golden Globe, un Grand Prix Speciale della Giuria al Festival di Cannes del 1989 due premi BAFTA e dieci David di Donatello. Il suo film Nuovo Cinema Paradiso vinse l'Oscar al miglior film in lingua straniera.
Massimo Ghini (Roma, 12 ottobre 1954) è un attore e regista teatrale italiano.
Marco Messeri (Livorno, 15 dicembre 1948) è un attore, comico, doppiatore, regista e autore teatrale italiano.
Il velo di Maya è un film del 2017 scritto, diretto e interpretato da Elisabetta Rocchetti. Si tratta del secondo lungometraggio della regista e attrice romana dopo Diciottanni - Il mondo ai miei piedi del 2010.
Gli spettacoli nell'antica Roma erano numerosi, aperti a tutti i cittadini ed in genere gratuiti; alcuni di essi si distinguevano per la grandezza degli allestimenti e per la crudeltà. I Romani frequentavano di preferenza i combattimenti dei gladiatori, quelli con bestie feroci (venationes), le riproduzioni di battaglie navali (naumachia), le corse di carri, le gare di atletica, gli spettacoli teatrali dei mimi e le pantomime. Quarant'anni dopo l'invettiva di Giovenale (n. tra il 55 e il 60–m. dopo il 127) che rimpiangeva la sobrietà e la severità repubblicana di un popolo che ormai aspirava solo al panem et circenses, al pane e agli spettacoli, Frontone (100-166), quasi con le stesse parole, descriveva sconsolato la triste realtà: La classe dirigente romana considerava infatti suo compito primario quello di distribuire alimenti una volta al mese al popolo e di distrarlo e regolare il suo tempo libero con gli spettacoli gratuiti offerti nelle festività religiose o in ricorrenze laiche.
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Record aggiornato il: 2021-05-26T02:03:19.798Z