Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Pubblicazione: Firenze : La Strozzina, 1951
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Il Fronte Nuovo delle Arti è stato un movimento artistico italiano attivo a Venezia, Roma e Milano nell'immediato dopoguerra (dal 1946 al 1950).
La IX Quadriennale nazionale d'arte di Roma si è tenuta fra il 22 novembre 1965 e il marzo del 1966, presso la sede storica del Palazzo delle Esposizioni di Roma, in via Nazionale. Fu la quarta della gestione del segretario generale Fortunato Bellonzi, mentre vi fu invece un passaggio di consegne alla presidenza, dove lo scrittore Bonaventura Tecchi prese il posto di Antonio Baldini. Tra i 632 espositori, molti gli scultori invitati. Tra questi:Franco Cannilla; Andrea Cascella; Pietro Cascella; Ettore Colla; Pietro Consagra; Venanzo Crocetti; Pietro De Laurentiis; Pericle Fazzini; Lucio Fontana; Emilio Greco; Leoncillo; Giacomo Manzù; Marino Marini; Marino Mazzacurati; Mirko Basaldella; Giò Pomodoro. Inoltre nella sezione scultura parteciparono fuori concorso, in quanto facenti parte le commissioni, Marcello Mascherini e Umberto Mastroianni. Sempre folta la sezione pittura. Tra gli artisti invitati:Concetto Pozzati Carla Accardi; Enrico Accatino; Afro (Afro Basaldella); Franco Angeli; Alberto Burri; Giuseppe Capogrossi; Tano Festa; Franco Gentilini; il Gruppo Uno (Nicola Carrino, Nato Frascà, Giuseppe Uncini) ; il Gruppo T (Giovanni Anceschi; Davide Boriani; Gianni Colombo; Gabriele De Vecchi; Grazia Varisco); Davide Orler; Achille Perilli; Mimmo Rotella; Sergio Scatizzi; Toti Scialoja; Giulio Turcato; Renzo Vespignani. Orfeo Tamburi partecipò fuori concorso. Tra gli invitati della sezione "Incisori e disegnatori" vi fu Antonino Virduzzo. Trentuno le retrospettive dedicate ad artisti scomparsi, quali: Luigi Bartolini; Felice Casorati; Fortunato Depero; Antonio Donghi; Riccardo Francalancia; Pier Antonio Gariazzo; Alberto Gerardi; Gino Ghiringhelli; Michele Guerrisi; Camillo Innocenti; Guglielmo Janni; Antonio Ligabue; Bepi Longo; Mario Mafai; Giorgio Morandi; Publio Morbiducci; Siro Penagini; Carlo Alberto Petrucci; Ugo Recchi; Manlio Rho; Bepi Romagnoni; Mino Rosso; Alberto Salietti; Pio Semeghini; Mario Sironi; Ardengo Soffici; Tancredi Parmeggiani; Fiorenzo Tomea; Attilio Torresini; Francesco Trombadori; Giuseppe Viviani.
Nel 1948 anche la Quadriennale di Roma risente del dibattito su “continuità o rottura” con la cultura del ventennio fascista, all'epoca molto sentito. A segnare il distacco la stessa denominazione viene mutata in “Rassegna nazionale delle arti figurative” (sebbene dalla successiva edizione del 1951 la rassegna riprenderà il nome originario). Si chiude "l'era" della gestione di Cipriano Efisio Oppo (che, per la prima volta, si ritiene libero di partecipare come artista all'esposizione) e la Quadriennale viene affidata a un commissario, lo scultore Francesco Coccia, che ne diventa anche segretario generale. Non sono previsti premi per gli espositori, e di conseguenza viene eliminata anche la giuria; la stessa sede espositiva è spostata, per motivi logistici, alla Galleria nazionale d'arte moderna a Valle Giulia. La continuità è però nella formula che vede la Quadriennale romana come una ricognizione a tutto tondo delle arti figurative in Italia. Gli artisti presenti sono circa ottocento, le opere millecinquecento. L'esposizione si apre il 31 marzo del 1948 e si chiude nel maggio 1948, con una scarsa presenza di pubblico. Vi partecipano i Neocubisti e gli astrattisti del Gruppo Forma.
Alcune catalogazioni sono state accorpate perché sembrano descrivere la stessa edizione. Per visualizzare i dettagli di ciascuna, clicca sul numero di record
Record aggiornato il: 2025-09-23T01:43:00.437Z