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Titolo uniforme: European cinemas, European societies : 1939-1990
Autore principale: Sorlin, Pierre
Pubblicazione: [Scandicci] : La nuova Italia, 2001
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Le scienze della comunicazione sono le scienze sociali che studiano la comunicazione umana. Le scienze coinvolte in questi studi sono numerose e si differenziano non solo per gli approcci, ma anche per le tipologie di fenomeni comunicativi che osservano. In ambito accademico quando si parla di comunicazione si allude quasi sempre alle comunicazioni di massa (giornalismo, radio, televisione, cinema, nuovi media) e ai processi comunicativi di tipo istituzionale o professionale, cioè la comunicazione pubblica (intesa come comunicazione della pubblica amministrazione), la comunicazione sociale e la comunicazione d'impresa, comprendente la pubblicità, le pubbliche relazioni e alcuni segmenti del marketing. Di solito, invece, per riferirsi ai processi di comunicazione interpersonale si parla di "scienze del linguaggio".
Il termine tecnologie della comunicazione si riferisce allo studio delle interazioni fra le tecnologie dell´informazione e i processi umani di comunicazione. Le ricerche effettuate in tale settore, riguardano tanto l'impatto delle tecnologie dell´informazione sui processi comunicativi umani, quanto l'importanza esercitata dalle teorie della comunicazione nell'ambito dell'interazione fra i vari sistemi informatici. Spesso gli acronimi IT e ICT vengono utilizzati indistintamente per indicare: i mezzi per la registrazione di informazioni su disco magnetico, nastri, dischi ottici, CD, DVD, ecc… ; i mezzi per la trasmissione di informazioni come la radio e la televisione, ecc.; i mezzi per la comunicazione tramite voce, suono o immagini, come il microfono, la fotocamera, il telefono ecc….In altre parole le ICT comprendono tutte le tecnologie che supportano la creazione, la conservazione, il trattamento, lo scambio e la diffusione delle informazioni, ma si riferiscono anche alle diverse infrastrutture che in tali processi vengono utilizzate, e alle specifiche applicazioni e i diversi servizi ad esse connessi. Insieme alla tecnologia informatica, le tecnologie delle telecomunicazioni, hanno contribuito a migliorare le reti basate su piattaforme di informazione e di comunicazione, come nel caso di Internet. Nello stesso tempo, però, per via dell'enorme rapidità degli sviluppi tecnologici, hanno completamente stravolto l'organizzazione del lavoro, modificando inevitabilmente le conoscenze e competenze richieste a coloro che ne usufruiscono e obbligando a continui adattamenti. Non si può certo ignorare che la loro ampia diffusione abbia contribuito significativamente alla crescita delle economie nei paesi sviluppati.
La locuzione mezzo di comunicazione di massa fu coniata insieme all'espressione «comunicazione di massa» nella prima metà del XX secolo in ambito anglosassone.Secondo la definizione di McQuail i "mezzi di comunicazione di massa", o "media di massa", in inglese mass media, sono mezzi progettati per mettere in atto forme di comunicazione «aperte, a distanza, con tante persone in un breve lasso di tempo». In altre parole la comunicazione di massa (quella classe dei fenomeni comunicativi che si basa sull'uso dei media) è costituita da organizzazioni complesse che hanno lo scopo di «produrre e diffondere messaggi indirizzati a pubblici molto ampi e inclusivi, comprendenti settori estremamente differenziati della popolazione».Per più di quattro secoli l'unico vero medium di massa è stata la «parola stampata», grazie all'invenzione della stampa a caratteri mobili di Gutenberg (1455-57). Agli inizi del XIX secolo lo sviluppo delle ferrovie, insieme ai progressi nella distribuzione delle reti elettriche, crearono le condizioni per la nascita del secondo mezzo di comunicazione di massa, un vero e proprio salto qualitativo nel mondo delle comunicazioni: il telegrafo. A ciò seguirono con un crescendo sempre più rapido il telefono, la radio e la televisione. La nascita e l'apertura in senso commerciale delle reti telematiche, in particolare l'avvento di Internet, costituiscono al momento la tappa più recente di questo percorso. In virtù dei tratti peculiari che mostrano (peraltro non tutti in antitesi rispetto ai cosiddetti «media tradizionali»), ci si riferisce ai dispositivi basati sulle nuove tecnologie di comunicazione in rete con l'espressione «nuovi media».
La televisione (parola entrata in uso in Italia nel 1931 su modello dell'inglese television, coniata dal prefisso greco tele, "a distanza", e dal latino video, "vedo", abbreviato TV), è un servizio di diffusione corrente di contenuti audio-video, tipicamente sotto forma di programmi televisivi diffusi da emittenti televisive, fruibili in diretta, in differita o con un breve ritardo, a utenti situati in aree geografiche servite da apposite reti di telecomunicazione (telediffusione) e dotati di specifici apparecchi elettronici detti televisori, o di altri impianti di telecomunicazioni per la ricezione del segnale. Da un punto di vista sociologico la televisione è uno tra i mezzi di comunicazione di massa più diffusi, utilizzati e apprezzati al mondo e naturalmente anche tra i più discussi. Dal punto di vista del pubblico, la semplicità d'uso e l'attuale basso costo l'hanno portata ad affiancare sempre più efficacemente la stampa e la radio come fonte di informazione e soprattutto di svago grazie agli innumerevoli spettacoli.
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Record aggiornato il: 2021-11-25T01:32:52.522Z