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Autore principale: Dennis, George
Pubblicazione: Siena : Nuova Immagine, 2015
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese:
La dodecapoli etrusca è l'insieme di dodici città-Stato etrusche che, secondo la tradizione, costituirono in Etruria una potente alleanza di carattere economico, religioso e militare: la "Lega etrusca". Secondo quanto racconta Strabone, le dodici città vennero fondate da Tirreno.
Gli Etruschi (in etrusco: Ràsenna, 𐌀𐌍𐌍𐌄𐌔𐌀𐌓, o Rasna, 𐌀𐌍𐌔𐌀𐌓) furono un popolo dell'Italia antica vissuto tra il IX secolo a.C. e il I secolo a.C. in un'area denominata Etruria, corrispondente all'incirca alla Toscana, all'Umbria occidentale e al Lazio settentrionale e centrale, con propaggini anche a nord nella zona padana, nelle attuali Emilia-Romagna, Lombardia sud-orientale e Veneto meridionale, all'isola della Corsica, e a sud, in alcune aree della Campania. La fase più antica della civiltà etrusca è la cultura villanoviana, attestata a partire dal IX secolo a.C., che deriva, a sua volta, dalla cultura protovillanoviana (XII - X secolo a.C.). La civiltà etrusca ebbe una profonda influenza sulla civiltà romana, fondendosi successivamente con essa al termine del I secolo a.C. Questo lungo processo di assimilazione culturale ebbe inizio con la data tradizionale della conquista della città etrusca di Veio da parte dei Romani nel 396 a.C. e terminò nel 27 a.C., primo anno del principato di Ottaviano, con il conferimento del titolo di Augusto.
La necropoli della Banditaccia è una necropoli etrusca, afferente all'antica città di Caere, sita su un'altura tufacea a nord-ovest di Cerveteri, in provincia di Roma.
Come è normale tra le civiltà antiche, anche tra gli Etruschi rivestivano una peculiare importanza le pratiche che avevano come destinatari i defunti. Nei primi tempi erano legate alla concezione della continuazione dopo la morte di una speciale attività vitale del defunto. A tale concezione s'accompagnava l'idea che quell'attività avesse luogo nella tomba e fosse in qualche modo congiunta alle spoglie mortali. In seguito, per effetto delle suggestioni provenienti dal mondo greco, alla primitiva fede nella sopravvivenza del morto nella tomba, si sostituì l'idea di uno speciale regno dei morti immaginato sul modello dell'Averno greco.
Kainua (Kàinua) è un'antica città etrusca che sorgeva sul Pian di Misano e sulla soprastante altura di Misanello presso l'attuale comune di Marzabotto, nella città metropolitana di Bologna, nota fino a pochi anni fa con il nome di Misa (dal nome del luogo del ritrovamento). Fondata nel V secolo a.C. (Marzabotto II) a poca distanza dal fiume Reno, Kainua fu una delle città-stato più importanti dell'Etruria padana, assieme a Felsina (Bologna) e Spina, nonché un importante snodo commerciale tra l'Etruria tirrenica e la Pianura Padana, fino ad oltralpe. L'esistenza della città è nota fin dal 1551, quando frate Leandro Alberti nel suo Descrittione di tutta Italia ipotizza la presenza di una città antica sulla base del ritrovamento di alcune rovine di edifici, mosaici e monete. A soli 40 km dalla vicina Bologna, all'area archeologica e all'annesso Museo nazionale etrusco di Marzabotto si accede risalendo la Strada statale 64 Porrettana (Bologna-Pistoia). Il sito, seppur andato in parte perduto a causa dell'erosione della marna dovuta al fiume Reno (che sgretolò la parte più a sud del pianoro su cui era fondata la città provocandone il crollo), rimane unico nel suo genere poiché ha perfettamente conservato le tracce della sua planimetria. Esso si presenta caratterizzato da un impianto urbano ortogonale di stampo coloniale ed è costituito per lo più da numerose case-bottega, un'acropoli, due necropoli (necropoli nord e necropoli est) e diverse aree sacre. Della maggior parte degli edifici sono rimaste le sole fondazioni, a causa dei lavori agricoli che si sono succeduti nel corso dei secoli e che hanno ridotto l'alzato degli edifici.
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