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Titolo uniforme: I classici italiani nella storia della critica
Comprende:
1: Da Dante al Tasso
1: Da Dante al Marino
2: Da Vico a D'Annunzio / a cura di P. Rossi ... [et al.]
2: Da Galileo a D'Annunzio / [a cura di G. F. Goffis ... et al.]
2: Da Vico a D'Annunzio / opera diretta da Walter Binni
3: Da Fogazzaro a Moravia / opera diretta da Walter Binni
1: Da Dante al Marino / opera diretta da Walter Binni
Serie: Paideia
Serie: Paideia
Serie: Paideia ; 4 ; 5
Serie: Paideia ; 4
Serie: Paideia ; 4-5
Serie: Paideia
Serie: Paideia ; 415
Serie: Paideia ; 4-5,21
Serie: Paideia
Serie: Paideia ; 0005
Serie: Paideia ; 4-5-21
Serie: Paideia [La nuova Italia] ; 21
Walter Binni (Perugia, 4 maggio 1913 – Roma, 27 novembre 1997) è stato un critico letterario, politico e antifascista italiano. Dal 1936 antifascista liberalsocialista con Aldo Capitini, nel 1946 fu deputato del PSIUP all'Assemblea Costituente. Docente universitario dal 1948, applicò il suo metodo storico-critico allo studio delle poetiche. È stato uno dei maggiori studiosi della poetica e della poesia di Giacomo Leopardi.
Le Operette morali sono una raccolta di ventiquattro componimenti in prosa, divise tra dialoghi e novelle dallo stile medio e ironico, scritte tra il 1824 ed il 1832 dal poeta e letterato Giacomo Leopardi. Sono state pubblicate definitivamente a Napoli nel 1835, dopo due edizioni intermedie nel 1827 e nel 1834. Le Operette sono l'approdo letterario di quasi tutto lo Zibaldone.I temi sono quelli cari al poeta: il rapporto dell'uomo con la storia, con i suoi simili ed in particolare con la Natura, di cui Leopardi matura una personale visione filosofica; il confronto tra i valori del passato e la situazione statica e degenerata del presente; la potenza delle illusioni, la gloria e la noia. Sono tematiche riproposte alla luce del cambiamento radicale avvenuto nel cuore dello scrittore: la ragione non è più un ostacolo alla felicità, ma l'unico strumento umano per sfuggire alla disperazione. A differenza dei Canti, sono state concepite interamente nell'anno 1824. Le differenti edizioni testimoniano integrazioni di dialoghi successivi e aggiustamenti circa il messaggio finale. Le Operette furono spesso confuse con un progetto parallelo del padre Monaldo, che ebbe molto successo, e spesso Giacomo era citato come l'autore, procurando al poeta forte imbarazzo e frustrazione. Gli argomenti delle Operette, in particolar modo quelli sviluppati nel Dialogo della Moda e della Morte e Dialogo di Tristano e di un amico, saranno ribaditi con decisione, come un corollario della filosofia leopardiana, da Carlo Michelstaedter ne La Persuasione e la Rettorica.
Record aggiornato il: 2024-06-11T03:28:07.953Z