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Autore principale: Damerini, Adelmo
Pubblicazione: Firenze : Monsalvato, [1942]
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Nella storia della musica, il classicismo, detto anche periodo classico o epoca classica, è il periodo che si colloca fra il barocco e il romanticismo, ovvero nella seconda metà del Settecento, con appendice nella prima parte dell'Ottocento. Il polo del movimento classicista è in particolare Vienna (tanto che si parla di Classicismo viennese o Wiener Klassik), città dove operavano Franz Joseph Haydn, Wolfgang Amadeus Mozart e Ludwig van Beethoven, i tre più grandi protagonisti della stagione classicista.
La musica romantica è la musica composta secondo i principi dell'estetica del Romanticismo. Abbraccia un arco di tempo che va dal 1830 (anno della Sinfonia fantastica di Hector Berlioz) al 1890 (anno di Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni) e si colloca tra il classicismo e la musica moderna. Un grande autore preromantico fu indubbiamente Ludwig van Beethoven, che iniziò a scrivere musica secondo la linea sentimentale del Romanticismo già durante la fine del '700. Con l'Inno alla gioia di Schiller, nella Nona sinfonia, la sua concezione superò le forme allora in uso del linguaggio sinfonico e proiettò il musicista in una dimensione inesplorata: da semplice artigiano egli diventò poeta e ideologo, creatore di miti e profeta di una speranza nuova. Furono diversi i rappresentanti della corrente romantica celeberrimi per le loro composizioni, ognuno distintosi per aver portato novità alla musica classica: per esempio Franz Schubert, Hector Berlioz, Robert Schumann, Fryderyk Chopin, Carl Maria von Weber, Felix Mendelssohn, Michail Ivanovič Glinka, Johannes Brahms, Isaac Albéniz, Anton Bruckner, Edward Elgar, Richard Strauss, Horatio Parker, Modest Petrovič Musorgskij, Gustav Mahler, Pëtr Il'ič Čajkovskij, Edvard Grieg, César Franck, Jean Sibelius, Antonín Dvořák, Camille Saint-Saëns, Sergei Rachmaninov; in Italia Niccolò Paganini, Gioachino Rossini, Vincenzo Bellini, Gaetano Donizetti e Giuseppe Verdi. Fondamentale per l'evoluzione musicale del romanticismo fu anche Franz Liszt, il quale aderì sin dall'inizio alla nascente musica a programma, rivoluzionandone la tipologia compositiva, e portando ad affermare sul grande palcoscenico un pianismo romantico imponente in grado di sostituire l'orchestra. Oltre a ciò, si impegnò enormemente nella creazione di nuove forme musicali (come il poema sinfonico) e nella modernizzazione di altre già superate. Ma fu soprattutto Richard Wagner che partendo dall'esperienza di Beethoven condusse melodia e armonia verso i principi del tonalismo romantico più evoluto, elaborando un nuovo linguaggio musicale che in seguito avrebbe portato alla dissoluzione della tonalità. In Wagner, più che in altri musicisti, vi fu anche uno stretto legame con la poetica, la filosofia e la politica dell'epoca romantica, in cui l'aspirazione al titanismo o l'ideale della notte e della morte come strumento di salvazione pone i suoi drammi tra gli esempi più alti del Romanticismo e del decadentismo. Con l'avvento del Romanticismo i compositori superarono l'epoca del classicismo avutosi con Haydn e Mozart per approdare ad un'espressione concreta e diretta del sentimento. Furono apportate numerose novità: l'orchestra conobbe l'aumento dei fiati e delle percussioni e l'introduzione definitiva come componenti stabili degli ottoni gravi, fra cui il trombone e il bassotuba. Nacque così la figura del direttore d'orchestra, impegnato a dirigere un numero di strumenti sempre più elevato.
Il romanticismo tedesco è il primo dei "romanticismi" sviluppatisi in Europa tra la fine del XVIII secolo e gli inizi del XIX. Il termine romanticismo fu infatti utilizzato da Friedrich Schlegel, uno dei maggiori esponenti, assieme al fratello Wilhelm August e a Novalis, della rivista Athenäum e reso popolare da Wilhelm August Schlegel nelle sue Vorlesungen über dramatische Kunst und Literatur, (1809-11), che furono definite "Il messaggio del Romanticismo tedesco all'Europa".
La musica è un'espressione artistica appartenente a tutte le culture del nostro pianeta. Fonti ne attestano l'esistenza almeno a partire da 55.000 anni fa, con l'inizio del Paleolitico superiore. Alcuni studiosi ipotizzano la sua nascita in Africa, quando le prime comunità umane conosciute iniziarono a disperdersi sul globo. La storia della musica è una branca della musicologia e della storia che studia lo sviluppo cronologico delle idee e delle convenzioni musicali appartenenti a popoli differenti, con particolare riguardo alla musica d'arte di tradizione occidentale, ed è pertanto materia diffusa, sia nelle università, che nelle scuole di musica di tutto il mondo.
La letteratura romantica in Francia ha rappresentato un movimento di reazione contrario alla letteratura nazionale, dominata da un classicismo che non era esattamente un modello di imitazione dei classici. Nella letteratura inglese e nella letteratura tedesca il classicismo non aveva catturato con tanta intensità com'era avvenuto in terra francese o spagnola, anche se questa corrente fu predominante nel secolo; in Francia, grazie alla tradizione greco-latina dominante la letteratura classica continuò per molto tempo anche dopo il Rinascimento. Il pensiero romantico cominciò a formarsi verso il 1750 ed ha raggiunto il suo termine approssimativamente un secolo dopo; esso si sviluppò poco dopo la metà del XVIII secolo ed è stato contenuto, ma anche respinto durante la rivoluzione francese e il primo impero francese, cominciò a maturare durante la Restaurazione ed il suo trionfo fu confermato ancora nel 1830 durante la "battaglia di Hermani". Il movimento artistico del Romanticismo in Europa occidentale è stato avviato nel corso del XVIII secolo in Gran Bretagna e in Germania, estendendosi poi anche in Francia, Spagna e lungo la penisola italiana nell'800; in Francia esso si è sviluppato soprattutto durante il periodo della Restaurazione, come reazione contro le regole imposte dal Classicismo e dal Razionalismo filosofico dei secoli precedenti. Il Romanticismo si basa sulla rivendicazione dell'individuo contro la collettività e nella ribellione creativa dei poeti i quali desideravano la fine delle regole prescritte dal Classicismo per la creazione letteraria (le norme aristoteliche, come la regola delle tre unità di tempo-spazio-azione); si tratta quindi di un movimento che difende la libertà dell'arte di esprimersi come meglio crede: caratterizzato espressamente da una volontà di esplorare tutte le possibilità artistiche con uno scopo espressivo. Si può pertanto parlare di una reazione del sentimento contro la ragione e contro l'empirismo, che celebra il soprannaturale ed il misterioso cercando una via di fuga nel sogno, nella fantasia, nell'esotico e nelle affezioni morbose. I valori dell'estetica e della morale nel Romanticismo sono idee ed argomenti nuovi che si sono affrettati ad influenzare anche altre aree artistiche, tra cui la pittura e la musica.
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