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Autore principale: Heers, Jacques
Pubblicazione: Firenze : Olschki, 1955
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese:
La battaglia del Mediterraneo fu il complesso delle operazioni aeronavali intercorse nel bacino del Mediterraneo durante la seconda guerra mondiale, dal giugno 1940 al maggio 1945. Gli scontri videro confrontarsi, fino al settembre del 1943, principalmente la Regia Marina italiana (sostenuta da unità aeree e sottomarine inviate dalla Germania nazista) e la Royal Navy, appoggiata dalle marine militari dei paesi del Commonwealth e soprattutto, dal novembre 1942, dalle forze aeronavali degli Stati Uniti d'America. Dopo la stipula dell'armistizio di Cassibile da parte dell'Italia, la Kriegsmarine continuò a portare avanti l'opposizione alle forze degli Alleati nel Mediterraneo, anche se il ritmo delle operazioni calò drasticamente a causa della schiacciante superiorità anglo-statunitense. Le operazioni navali nel Mediterraneo si strutturarono come delle grandi battaglie di convogli navali. Entrambi i contendenti erano impegnati a proteggere le proprie linee di rifornimento navale e insidiare al contempo quelle avversarie: i convogli italo-tedeschi seguivano principalmente la rotta nord-sud, diretti a rifornire le truppe dell'Asse schierate in Libia e poi Tunisia, mentre la Royal Navy allestì un sistema di rifornimento per sostenere la strategica isola di Malta (esposta ai bombardamenti dell'Asse per gran parte della lotta) a partire dalle sue basi di Gibilterra e Alessandria d'Egitto, seguendo quindi una rotta ovest-est. I combattimenti più importanti si svolsero quindi nel punto di incontro tra le rotte opposte, nell'area del Mediterraneo centrale compresa tra la Sardegna e Creta. Entrambi i contendenti fecero largo ricorso agli attacchi di sommergibili, aerei e di forze navali leggere per disturbare il traffico dell'avversario, e la Regia Marina fu molto attiva anche nel campo delle incursioni di sabotatori direttamente all'interno dei porti nemici tramite il suo reparto scelto della Xª Flottiglia MAS; per contro, i combattimenti tra navi maggiori furono eventi relativamente rari, legati spesso a circostanze fortuite e quasi mai dall'esito decisivo. Lo scontro rimase sostanzialmente in equilibrio fin verso il novembre 1942: la flotta italiana assicurò un flusso costante di rifornimenti al fronte libico ma logorò pesantemente le sue forze (in particolare il naviglio leggero), mentre la dura opposizione delle forze dell'Asse ai convogli britannici per Malta fece quasi temere una resa per fame dell'isola. Lo sbarco dei reparti anglo-statunitensi in Marocco e Algeria nel corso dell'operazione Torch e soprattutto l'ingresso nel Mediterraneo di preponderanti forze aeree e navali statunitensi fecero pendere definitivamente l'ago della bilancia dalla parte degli Alleati, rendendo insostenibile il sistema di rifornimento delle forze dell'Asse in Nordafrica. L'invasione della penisola italiana, con gli imponenti sbarchi anfibi in Sicilia e a Salerno, sancì infine l'assoluto predominio navale assunto dagli Alleati nel Mediterraneo.
Con il termine assedio di Malta (in inglese Siege of Malta), si fa riferimento alla campagna militare nel teatro del Mediterraneo svoltasi tra il 1940 e il 1942 durante la seconda guerra mondiale. In questo contesto si vide la lotta per il controllo dell'isola di Malta, allora colonia britannica di grande importanza strategica, tra le forze aeree e le marine d'Italia e Germania da una parte, e la Royal Air Force e la Royal Navy dall'altra. L'apertura di un nuovo fronte in Nordafrica nel giugno 1940 aumentò il già notevole valore di Malta: le forze aeree e marittime britanniche basate sull'isola avrebbero potuto attaccare le navi dell'Asse che trasportavano rifornimenti e rinforzi vitali dall'Europa; il primo ministro britannico Winston Churchill definì l'isola “una portaerei inaffondabile". L'Asse decise di costringere Malta alla resa, bombardandola o prendendola per fame, attaccando i suoi porti, le città, il capoluogo e le navi alleate che rifornivano l'isola. Malta fu una delle zone più bombardate durante la guerra. In un periodo di due anni, la Luftwaffe e la Regia Aeronautica effettuarono un totale di 3.000 missioni di bombardamento sull’isola, nel tentativo di distruggere le difese della RAF ed i suoi porti. Un successo avrebbe reso possibile uno sbarco anfibio combinato tedesco-italiano (Operazione C3 per gli italiani, Operazione Herkules per i tedeschi) sostenuto dalle forze aeroparacadutate tedesche, ma questo piano non fu mai messo in pratica. Alla fine, i convogli alleati furono in grado di fornire e rafforzare Malta, mentre la RAF riuscì a difendere il suo spazio aereo, sebbene a costo di grandi perdite di vite e materiali. Nel novembre 1942 l'Asse aveva perso la seconda battaglia di El Alamein e gli Alleati erano sbarcati in forza nel Marocco francese di Vichy ed in Algeria durante l'operazione Torch. L'Asse spostò le sue forze per la battaglia della Tunisia e gli attacchi a Malta si ridussero rapidamente: l'assedio si concluse effettivamente nel novembre 1942. Nel dicembre 1942 le forze aeree e marittime che operavano da Malta passarono all'offensiva. A maggio 1943 avevano affondato 230 navi dell’Asse in 164 giorni, il più alto tasso di affondamento alleato dell'intera guerra: la vittoria alleata a Malta svolse un ruolo importante nel successo finale degli Alleati nel Nordafrica.
Un incidente aereo, nel senso più ampio della locuzione, è un tipo di incidente che si verifica con il coinvolgimento di un aeromobile. Nel caso del trasporto pubblico di passeggeri la definizione impostata dall'Annesso 13 della Convenzione sull'aviazione civile internazionale (Convention on International Civil Aviation) definisce come incidente aereo un qualsiasi evento associato all'impiego di un aeromobile, che si verifichi tra il momento dell'imbarco e il momento dello sbarco dell'ultimo passeggero, e nel quale evento uno o più passeggeri rimangano seriamente feriti o feriti a morte o vi siano significativi danni strutturali a un aeromobile oppure che lo stesso aeromobile risulti disperso.
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