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Autore principale: Ungari, Andrea <1971->
Pubblicazione: Firenze : Le lettere, [2007]
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Leo Longanesi, all'anagrafe Leopoldo Longanesi (Bagnacavallo, 30 agosto 1905 – Milano, 27 settembre 1957), è stato un giornalista, scrittore, editore, pittore, disegnatore, caricaturista e aforista italiano. Si cimentò nell'arte della scrittura, nella grafica, nella tipografia, nell'illustrazione, nel disegno caricaturale e nella pittura, lasciando sempre un'impronta originale e controcorrente. Fu fondatore e direttore di varie riviste come L'Italiano (1926), Omnibus (1937) e Il Borghese (1950). Nel 1946, fondò la casa editrice Longanesi & C. Personaggio insieme popolare e sofisticato, seppe fondere il gusto per la tradizione con un atteggiamento intellettuale anticonformista. Grande talent scout, fu il maître à penser di un'intera generazione di scrittori e giornalisti.
La Storia del giornalismo italiano assume un ruolo importante nella storia del giornalismo e in quella d'Italia.
Il Borghese è un periodico politico e culturale, espressione dell'area culturale della destra, fondato come settimanale a Milano dallo scrittore Leo Longanesi nel 1950 e pubblicato fino al 1993. La testata ha ripreso le pubblicazioni più volte per brevi periodi.
Durante il regime fascista in Italia, vi fu una pubblicistica apertamente schierata con il fascismo, ad opera di dirigenti del Partito Nazionale Fascista o di giornalisti fiancheggiatori del regime. Molte furono le riviste, mentre il quotidiano principale fu Il Popolo d'Italia, fondato dal Duce stesso.
Omnibus. Settimanale di attualità politica e letteraria fu un settimanale d'informazione italiano fondato nel 1937 da Leo Longanesi, che ne fu l'unico direttore durante sua breve vita. Fu pubblicato fino al 29 gennaio 1939. Considerato il capostipite dei settimanali d'informazione italiani, «Omnibus» aprì la strada a quello che divenne il popolare genere del rotocalco. Sul settimanale di Longanesi si trovano per la prima volta la tecnica di stampa (la rotocalcografia), i criteri d'impaginazione, l'importanza data alle fotografie (usate consapevolmente come mezzo per attirare il lettore) che saranno adottati dai settimanali d'attualità del dopoguerra. Fu una palestra di giornalismo per uomini come Arrigo Benedetti, Mario Pannunzio ed Indro Montanelli.
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Record aggiornato il: 2021-11-25T01:31:46.494Z