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Autore principale: Scaramuzzi, Franco
Pubblicazione: Firenze : Polistampa, 2010
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria (CREA) è un ente nazionale di ricerca con sede in Roma, vigilato dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. È stato istituito nel 2015 dall'unione del Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura (CRA) e dell'Istituto nazionale di economia agraria (INEA). Il complesso delle attività è rivolto ad aumentare la competitività internazionale e nazionale delle imprese agricole, agroalimentari e agroindustriali italiane e a migliorare la sicurezza, la qualità, la sostenibilità economica, sociale e ambientale dei comparti agricolo, zootecnico e forestale. Questi obiettivi raccolgono le istanze del mondo scientifico, produttivo e della società civile, come attori propulsivi, e si concretizzano in risposte che passano attraverso i diversi canali della comunicazione scientifica, tecnica e divulgativa. Il loro raggiungimento viene assolto, in primo luogo, mediante attività di ricerca scientifica, finalizzata all’avanzamento delle conoscenze e allo sviluppo di nuove tecnologie. Il CREA svolge inoltre attività di ricerca istituzionale, richiesta dal MiPAAF e da altre amministrazioni pubbliche, come supporto di conoscenze per la programmazione delle politiche settoriali. Si tratta in particolare di raccolta ed analisi di dati statistici, redazione di documenti per la definizione delle policy e di attività di certificazione. Altro pilastro della sua missione è il trasferimento tecnologico che si concretizza con il mantenimento e l’implementazione del portafoglio titoli (brevetti, privative vegetali e iscrizioni ai registri varietali). Infine, il CREA, come le altre Istituzioni accademiche e di ricerca, mantiene un dialogo con la società attraverso la divulgazione diretta al grande pubblico e la creazione di occasioni di dibattito aperto, e scientificamente informato, su temi sensibili o di forte interesse per l’opinione pubblica.
Il Valdarno è la valle percorsa dall'Arno con l'esclusione del primo tratto, cioè il Casentino, e delle valli formate dai principali affluenti, come, ad esempio, la Val di Chiana, la Valdambra, la valle della Sieve (il Mugello), la Valdelsa, la Valdera. La parte che si estende da Arezzo a Firenze e da qui alla stretta della Gonfolina si chiama Valdarno Superiore, quella da Montelupo a Pisa Valdarno Inferiore.
La filiera corta (o canale corto o vendita diretta) è una filiera produttiva caratterizzata da un numero limitato di passaggi produttivi, e in particolare di intermediazioni commerciali, che possono portare anche al contatto diretto fra il produttore e il consumatore. È particolarmente diffusa in agricoltura, soprattutto per i prodotti che non necessitano di processi di trasformazione, come il riso o quasi tutti i prodotti ortofrutticoli freschi. Le filiere corte sono indipendenti dalla grande distribuzione e basate sulla produzione locale; al loro interno si riducono gli intermediari della catena del cibo e le distanze che il cibo stesso percorre. Questo contribuisce al rafforzamento delle economie locali e favorisce il progresso nel campo delle produzioni sostenibili. L'aggettivo "corta" si riferisce a diversi tipi di prossimità. Per esempio: prossimità geografica ed economica, misurata come distanza fisica tra chi produce e chi consuma: gli scambi di mercato sono circoscritti all'interno di un territorio prossimità sociale, collegata a un rapporto di fiducia e solidarietà tra produttore e consumatore, che condividono tradizioni e identità territoriali.
La Toscana (AFI: /tosˈkana/) è una regione italiana a statuto ordinario di 3 676 116 abitanti, situata nell'Italia centrale, con capoluogo Firenze. Confina a nord-ovest con la Liguria, a nord con l'Emilia-Romagna, a est con le Marche e l'Umbria, a sud con il Lazio. Ad ovest, i suoi 397 km di coste continentali sono bagnati dal Mar Ligure nel tratto centro-settentrionale tra Carrara (foce del torrente Parmignola, confine con la Liguria) e il Golfo di Baratti; il Mar Tirreno bagna invece il tratto costiero meridionale tra il promontorio di Piombino e la foce del Chiarone, che segna il confine con il Lazio.Il capoluogo regionale è Firenze, la città più popolosa (382 000 abitanti), nonché principale fulcro storico, artistico ed economico-amministrativo; le altre città capoluogo di provincia sono: Arezzo, Grosseto, Livorno, Lucca, Massa, Pisa, Pistoia, Prato e Siena. Amministra anche le isole dell'Arcipelago Toscano, oltre ad una piccola exclave situata entro i confini dell'Emilia-Romagna, in cui sono situate alcune frazioni del comune di Badia Tedalda. Il nome è antichissimo e deriva dall'etnonimo usato dai Latini per definire la terra abitata dagli Etruschi: "Etruria", trasformata poi in "Tuscia" e poi in "Toscana". Anche i confini della odierna Toscana corrispondono in linea di massima a quelli dell'Etruria antica, che comprendevano anche parti delle attuali regioni Lazio e Umbria, fino al Tevere. Fino al 1861 è stata un'entità indipendente, nota con il nome di Granducato di Toscana con una enclave costituita dalla Repubblica e poi Ducato di Lucca. Da allora ha fatto parte del Regno di Sardegna, del Regno d'Italia e successivamente della Repubblica Italiana. In epoca granducale aveva anche un inno, composto dal fiorentino Egisto Mosell ed intitolato La Leopolda. La festa regionale, istituita nel 2001, ricorre il 30 novembre, nel ricordo del suddetto giorno del 1786 in cui furono abolite la pena di morte e la tortura nel Granducato di Toscana, primo Ordinamento al mondo ad abolire legalmente la pena di morte.
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