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Autore principale: Naldini, Mario
Serie: Studi e testi di papirologia / editi dall'Istituto papirologico G. Vitelli di Firenze ; 3
Serie: Biblioteca patristica ; 32
La Bibbia contiene dettagliate notizie cronologiche, che consentono il calcolo approssimato del tempo trascorso fra la creazione di Adamo ed eventi databili storicamente, come la prima distruzione di Gerusalemme. In questo modo è possibile sviluppare calendari, la cui epoca (cioè l'evento iniziale) sia la creazione del mondo. Esempi sono il calendario bizantino e il calendario ebraico. In questi calendari tutte le date sono positive; non esistono cioè date individuate dal numero di anni antecedenti l'epoca del calendario. Dato che era diffusa fra gli ebrei e poi fra i cristiani l'opinione che il mondo sarebbe durato in totale 6000 anni, la data della creazione determinava anche la data della fine del mondo e ciò aumentava l'interesse per il calcolo accurato della data. Le prime cronologie furono sviluppate dagli ebrei a partire circa dal 105 a.C. Ulteriori cronologie furono sviluppate sino al XIX secolo circa, dato che la grande maggioranza degli ebrei e dei cristiani credeva nella storicità letterale della Bibbia. Al giorno d'oggi a sostenere questa posizione restano soltanto i cosiddetti creazionisti della Terra giovane. L'esegesi biblica ha evidenziato come i numeri nella Bibbia abbiano spesso un significato convenzionale, per cui è arbitrario pensare che gli agiografi intendessero fornire indicazioni storiche in senso proprio.
Tumah e taharah sono termini ebraici che si riferiscono alle "impurità e purità" rituali secondo la Legge ebraica (Halakhah). Il sostantivo ebraico tum'ah (in ebraico: טָמְאָה?) "impurità" descrive uno stato di impurità rituale. Una persona o oggetto che contrae tumah si dice diventi tamei (aggettivo ebraico, "ritualmente impuro"), e pertanto non idoneo a certe attività sacre (Qedushah in ebraico) fintanto che non abbia eseguito atti purificatori predefiniti che usualmente includono di solito includono la decorrenza di un periodo di tempo specificato. Il sostantivo ebraico opposto, taharah (טָהֳרָה) descrive uno stato di purità rituale che qualifica il tahor (טָהוֹר, persona o oggetto ritualmente puri) ad essere usato per qedushah. Il metodo più comune per ottenere taharah è che la persona o oggetto siano immersi in un mikveh (bagno/vasca rituale). Questo concetto si collega alle abluzioni rituali ebraiche, e sia lo stato ritualmente impuro sia quello ritualmente puro hanno paralleli nei rituali di purificazione di altre religioni nel mondo. Le leggi di tumah e taharah erano generalmente osservate dagli Israeliti, particolarmente durante il Primo Tempio e Secondo Tempio, e sono in parte applicabili in tempi moderni secondo la Halakhah vigente.
Record aggiornato il: 2025-10-12T02:15:52.864Z