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Autore principale: Azeglio, Massimo, d'
Serie: Le riedizioni dei classici
Con pandemia di COVID-19 del 2020-2021 in Europa si fa riferimento a quei paesi interessati nella diffusione virale della nuova tipologia di coronavirus, che ha avuto la sua origine a Wuhan, in Cina, a partire dal dicembre 2019. La diffusione del virus in Europa ha inizio con casi isolati, i primi 3 casi riscontrati in Francia il 24 gennaio 2020, per poi essere riscontrati in altri 11 paesi fino al 26 febbraio 2020. Tra questi, in Italia, i primi 2 casi di contagio il 31 gennaio a Roma e un altro contagiato riscontrato il 6 febbraio; dal 21 febbraio si sono scoperti i primi focolai epidemici in Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, partendo da 17 casi iniziali fino a giungere al 1º marzo a 1694 casi confermati, espandendosi successivamente anche nelle altre regioni italiane. Successivamente stati individuati anche i primi casi in Austria, Croazia, Grecia, Macedonia del Nord, San Marino e Svizzera, nonché altri casi in altri paesi già colpiti dal virus in precedenza.
Con pandemia di COVID-19 del 2020-2021 in Italia si fa riferimento alla diffusione in Italia della malattia infettiva COVID-19. I primi due casi italiani della pandemia sono stati confermati il 30 gennaio 2020, quando due turisti provenienti dalla Cina sono risultati positivi al virus SARS-CoV-2 a Roma. Un focolaio di infezioni di COVID-19 è stato successivamente rilevato il 21 febbraio 2020 a partire da 16 casi confermati a Codogno (LO) in Lombardia, aumentati a 60 il giorno successivo con i primi decessi segnalati già il 22 febbraio a Casalpusterlengo e a Vo'.Alla data del 26 gennaio 2021 sono stati registrati 2 475 372 casi positivi, tra cui 1 897 861 dimessi e guariti, 85 881 deceduti, 491 630 casi attivi e, al 18 gennaio, sono stati effettuati 28 997 556 tamponi molecolari e 367 810 tamponi antigenici rapidi, rendendo l'Italia l'ottavo paese al mondo e il quarto in Europa per numero di casi totali e complessivamente il sesto paese al mondo e il secondo in Europa per numero di decessi.Al 25 gennaio 2021, 149 350 persone in Italia (0,25% della popolazione) hanno completato la vaccinazione anti COVID-19 e 1 434 550 singole dosi sono state somministrate.
La Romagna è una regione storica dell'Italia fin dall'VIII secolo. Con la costituzione del Regno d'Italia (1861) il nome "Romagna" cessò di indicare una Regione. La Costituzione della Repubblica Italiana riconosce l'Emilia-Romagna come una delle regioni amministrative del Paese. Per offrire una descrizione complessiva del territorio romagnolo, questa voce si occupa anche dell'Età antica e del periodo 1861-1948. Inoltre la voce si occupa di tutte le città che fanno parte della Romagna storica, compresa la Repubblica di San Marino.
I derby calcistici in Emilia-Romagna sono gli incontri di calcio che vedono opporsi due società che hanno sede in Emilia-Romagna. Nelle categorie professionistiche calcistiche italiane si contano moltissime storiche partite tra le squadre emiliano-romagnole: in molti casi si tratta di incontri che riflettono un'accesa rivalità tra tifoserie e le rispettive città.
Un capoluogo in Italia designa un capoluogo sede di regione, di provincia o di comune. Per quel che concerne i comuni e le province, nella maggioranza dei casi, ma non sempre, il nome del capoluogo della circoscrizione amministrativa coincide con quello dell'istituzione stessa.
Il Museo nazionale del Risorgimento italiano è il più grande spazio espositivo di storia patria italiano, il più antico e il più importante museo dedicato al Risorgimento italiano per via della ricchezza e della rappresentatività delle sue collezioni e l'unico che abbia ufficialmente il titolo di "nazionale", riconoscimento ottenuto grazie al regio decreto nº 360 dell'8 dicembre 1901. Fondato nel 1878, si trova a Torino all'interno dello storico palazzo Carignano. È dedicato all'epoca risorgimentale, durante la quale avvenne l'unificazione politica dell'Italia. I reperti esposti nel museo, che sono ascrivibili a un periodo storico più ampio, sono databili tra il 1706 (anno dell'assedio di Torino) e il 1946 (nascita della Repubblica Italiana) con particolare attenzione, come già accennato, ai cimeli risorgimentali, che invece sono legati a un lasso di tempo compreso tra la fine del XVIII secolo e l'inizio della prima guerra mondiale. Le collezioni sono conservate all'interno del piano nobile del palazzo. Nel 2016 il museo è stato visitato da circa 150.000 persone, mentre sono stati 23.119 i visitatori degli appartamenti nobiliari del palazzo.
Record aggiornato il: 2021-11-25T04:28:30.592Z