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Autore principale: Ermini, Filippo
Serie: Biblioteca dell'Archivum Romanicum. Ser. 1., Storia, letteratura, paleografia ; 11
Serie: Biblioteca dell'"Archivum romanicum". 1a ser., Storia, letteratura, paleografia ; vol. 11
Serie: Biblioteca dell'Archivum Romanicum. Serie 1, Storia, letteratura, paleografia ; 11
Il Dies irae è una sequenza in lingua latina, molto famosa, attribuita a Tommaso da Celano. Sono in molti a ritenerla una composizione poetica medievale tra le più riuscite. C'è un salto di stile rispetto al latino classico: il ritmo è accentuativo e non quantitativo, e i versi sono rimati con rima baciata (AAA, BBB, CCC) a eccezione delle ultime due strofe. Il metro è trocaico. Descrive il giorno del giudizio, l'ultima tromba che raccoglie le anime davanti al trono di Dio, dove i buoni saranno salvati e i cattivi condannati al fuoco eterno. Il Dies irae è una delle parti più note del requiem e quindi del rito per la messa esequiale previsto dalla messa tridentina. Compare anche nella Liturgia delle Ore (come inno alternativo per l'ultima settimana del tempo ordinario) in una versione riveduta, che tiene conto dell'illegittimità dell'identificazione da parte dell'esegesi medievale della figura di Maria Maddalena con l'adultera pentita. Probabilmente l'ispirazione dell'inno è biblica, dalla versione latina della Vulgata del libro di Sofonia 1,15-16:
Record aggiornato il: 2025-12-12T02:17:30.885Z