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Autore principale: Barbero, Alessandro
Serie: Alle 8 della sera ; 27
Serie: La memoria ; 0997
L'Impero ottomano od osmanico (ufficialmente Sublime Stato ottomano), noto anche come Impero turco (in lingua turca ottomana دَوْلَتِ عَلِيّهٔ عُثمَانِیّه, Devlet-i ʿAliyye-i ʿOsmâniyye; in turco moderno Osmanlı Devleti o Osmanlı İmparatorluğu; in arabo: الدَّوْلَةُ العُثمَانِيَّة, al-Dawla al-ʿUthmāniyya), è stato un impero turco che è durato 623 anni, dal 1299 al 1922, arrivando al suo apice a controllare buona parte dell'Europa sud-orientale, dell'Asia occidentale e del Nord Africa. Fu uno degli imperi più vasti della storia e il più vasto del suo tempo nel XVII secolo. Venne fondato, in continuità con il sultanato selgiuchide di Rum, alla fine del XIII secolo nell'Anatolia nordoccidentale dal guerriero Osman I. Successivamente al 1354, i successori di Osman attraversarono l'Europa e, con la conquista dei Balcani, i beilicati turchi d'Anatolia vennero trasformati in un impero transcontinentale. Nel 1453 gli ottomani misero fine all'impero bizantino grazie alla conquista di Costantinopoli per opera di Maometto II il Conquistatore. Tra il XVI e il XVII secolo, sotto il regno di Solimano il Magnifico, l'impero arrivò all'apice del potere diventando un'entità politica multiculturale, multilinguistica e multietnica che controllava un vastissimo territorio, esteso dai confini meridionali del Sacro Romano Impero alle periferie di Vienna e della Polonia a nord, fino allo Yemen e all'Eritrea a sud; dall'Algeria a ovest fino all'Azerbaigian a est, controllando gran parte dei Balcani, del Vicino Oriente e del Nordafrica. Nei secoli ben sette guerre turco-veneziane caratterizzarono i rapporti tra l'impero ottomano e la Repubblica di Venezia, partner privilegiati nei commerci ma nemici perenni per il controllo del Mediterraneo ed in particolare della Grecia. Avendo Costantinopoli come capitale e un vasto controllo sulle coste del Mediterraneo, l'impero fu al centro dei rapporti tra Oriente e Occidente per circa cinque secoli. Anche dopo la morte di Solimano l'impero continuò a mantenere un'economia flessibile e forte per tutto il XVII e gran parte del XVIII secolo; tuttavia, il lungo periodo di pace che andò dal 1740 al 1768 comportò un certo rallentamento nello sviluppo del suo sistema militare che divenne nel tempo più arretrato rispetto a quelli in forza ai suoi rivali. Di conseguenza, tra la fine del XVIII e l'inizio del XIX secolo gli ottomani subirono gravi sconfitte militari che li indussero ad avviare un processo completo di riforma e modernizzazione dello stato, noto come Tanzimat. Nonostante questo andarono incontro a ulteriori perdite territoriali, specialmente nei Balcani dove nacquero nuovi stati indipendenti. Alleatisi con l'impero germanico all'inizio del XX secolo, nella speranza di sfuggire all'isolamento diplomatico che aveva contribuito alle sue recenti sconfitte, gli ottomani combatterono nella prima guerra mondiale dalla parte delle potenze centrali; nonostante avessero dimostrato di poter affrontare il conflitto, il dissenso interno, sfociato nella rivolta araba, compromise irrimediabilmente la situazione politica. Durante questo periodo, il governo ottomano si macchiò di un drammatico genocidio contro gli armeni, gli assiri e i greci del Ponto. La successiva sconfitta dell'impero e l'occupazione di parte del suo territorio da parte delle potenze alleate all'indomani della fine della guerra provocarono la sua spartizione e la perdita dei territori mediorientali, che furono divisi tra il Regno Unito e la Francia. La riuscita guerra d'indipendenza turca contro gli alleati occupanti portò all'emergere della Repubblica di Turchia nel cuore dell'Anatolia e all'abolizione del sultanato ottomano.
La Turchia, ufficialmente Repubblica di Turchia (in turco: Türkiye Cumhuriyeti), è uno Stato transcontinentale il cui territorio si estende per la maggior parte nella penisola anatolica, nell'Asia occidentale, e comprende anche una parte europea: l'estrema parte orientale della Tracia, detta anche Turchia europea. È cinta a sud dal Mar di Levante, a ovest dal Mar Egeo e a nord dal Mar Nero; il Mar di Marmara separa la Turchia europea dalla penisola anatolica. Confina a nord-ovest con la Grecia e la Bulgaria, a nord-est con la Georgia, a est con l'Armenia, l'Azerbaigian e l'Iran, a sud-est con l'Iraq e a sud con la Siria. In Turchia si trova l'estremità più occidentale del continente asiatico. L'attuale territorio turco, specialmente la parte occidentale, ponte naturale tra oriente e occidente, è stato sede di una ricca varietà di popolazioni e civiltà. Fin dal 6500 a.C. si sono succeduti Hatti, Ittiti, Frigi, Urartici, Lici, Lidi, Ioni, Persiani, Macedoni, i regni ellenistici (Regno di Pergamo, il Regno Seleucide, il Regno di Bitinia, il Regno del Ponto, il Regno tolemaico), Romani, Parti, Sasanidi, Bizantini, i crociati e le repubbliche marinare di Venezia e Genova, Selgiuchidi e Ottomani, i quali hanno assunto un importante posto nella storia della Turchia moderna. Antichi e suggestivi siti archeologici e rovine in tutto il paese attestano che ogni civiltà è stata caratterizzata da elementi diversi. Oltre a quella ottomana, la principale civiltà fiorita in Turchia fu quella bizantina, il cui dominio durò per più di mille anni, fino alla conquista della capitale bizantina Costantinopoli (l'attuale Istanbul), per opera dei turchi nel 1453. Numerosissime sono le testimonianze, i reperti e le costruzioni bizantine sparse in tutta l'Anatolia, e in particolare nell'antica capitale, come la basilica di Santa Sofia. La Turchia si estende su una superficie di 783.562 km², e nell'ultima rilevazione (2017) è risultata avere 80 810 525 abitanti, professanti per lo più la religione musulmana; sono presenti piccole minoranze cristiane (soprattutto ortodosse, ma anche cattoliche) ed ebraiche, mentre poco diffuso è l'ateismo. Dal 1923 è una Repubblica. La capitale è Ankara, una delle tre grandi città turche insieme a Smirne e İstanbul; quest'ultima è la più grande metropoli dello stato, nonché il maggior centro industriale e commerciale. La lingua ufficiale è il turco, ma sono presenti numerose minoranze linguistiche. La moneta ufficiale è la lira turca. Il presidente della Repubblica è Recep Tayyip Erdoğan. Nel 2017 la Turchia risultava l'ottavo stato più visitato al mondo.
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