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Titolo uniforme: Divinazione e cosmologia
Autore principale: Sabbatucci, Dario
In cosmologia l'inflazione (dal termine inglese inflation, che ha conservato anche l'originario significato di "gonfiaggio" derivato dal latino inflatio) è una teoria che ipotizza che l'universo, poco dopo il Big Bang, abbia attraversato una fase di espansione estremamente rapida, dovuta a una grande pressione negativa. Si stima che l'inflazione sia avvenuta intorno a 10×10−35 s dal Big Bang, sia durata intorno a 10−30 s e abbia aumentato il raggio dell'universo di un fattore enorme, tra 1025 e 1030 (circa un miliardo di miliardi di miliardi di volte). L'ipotesi prevalente è che sia stata generata da un campo di energia chiamato inflatone, forse originato da uno stato instabile dovuto alla non immediata rottura spontanea di simmetria delle forze fondamentali dopo una transizione di fase quantistica; tale campo, caratterizzato da una grande energia di punto zero, avrebbe assunto il ruolo di costante cosmologica, provocando l'espansione quasi esponenziale dell'universo. Al termine della breve fase inflazionaria l'espansione sarebbe ripresa al ritmo precedente secondo la cosmologia standard.La teoria è stata proposta inizialmente da Alexei Starobinski in Unione Sovietica e contemporaneamente da Alan Guth negli Stati Uniti d'America all'inizio degli anni ottanta.
La divinazione è la capacità di ottenere informazioni, ritenute inaccessibili, da fonti soprannaturali; tale pratica si esprime spesso attraverso un rituale, solitamente in un contesto religioso, e può basarsi sull'interpretazione di segni, eventi, simboli o presagi oppure manifestarsi attraverso una rivelazione. Ci sono sia pratiche di predizione del futuro di una persona, più quotidiane e a titolo individuale, sia pratiche con caratteristiche formali e sociali. Un sinonimo di divinazione è mantica, che però si riferisce perlopiù alle pratiche con le quali si giunge alla divinazione; inoltre nonostante in origine mantica (dal greco antico: μαντεία, manteía, «oracolo, divinazione») sia collegata alla religione e al soprannaturale, la moderna teoria occultistica delle mantiche non implica necessariamente che siano coinvolte entità divine. Chi pratica la divinazione è chiamato generalmente indovino o vate, ma va tenuto presente che ogni arte divinatoria ha il suo termine particolare per indicare la persona che interpreta i segni o riceve la rivelazione. Chi si rivolge a un indovino generalmente è chiamato consultante, specialmente quando lo fa a scopo personale. Come fenomeno culturale, la divinazione è stata osservata dagli antropologi in molte religioni e culture, in tutte le epoche fino ai giorni nostri. Ogni cultura e religione ha sviluppato i propri metodi di divinazione. Il Cristianesimo e l'Islam le escludono totalmente. L'Induismo ammette diverse forme di divinazione, che sono codificate nei Vedānta. Ciò che distingue le predizioni divinatorie dalle previsioni scientifiche è l'assenza di una causalità dimostrabile tra il segno interpretato e il risultato previsto, un legame che i sostenitori suppongono esistere a livello mistico (intuitivo-religioso). Per questo motivo la divinazione, in varie epoche e culture, è stata talvolta considerata una forma di superstizione e oggi la comunità scettica scientifica occidentale la considera, in alcune sue forme, una pseudoscienza.
Record aggiornato il: 2025-09-23T01:02:18.229Z