Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Autore principale: D'Elia, Alfonsina
Serie: Pubblicazioni della facoltà di lettere e filosofia dell'Università di Milano
Serie: Pubblicazioni della Facoltà di lettere e filosofia dell'Università di Milano [La nuova Italia] ; 59
Serie: Pubblicazioni della facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Milano. Sezione a cura dell'Istituto di storia della filosofia ; 18
Serie: Pubblicazioni della Facoltà di lettere e filosofia dell'Università di Pavia. Dipartimento di lingue e letterature straniere moderne
Serie: Pubblicazione della facolta' di lettere e filosofia dell'universita' di Milano ; 49. Sezione, 18
Ernst Waldfried Josef Wenzel Mach (Brno, 18 febbraio 1838 – Haar, 19 febbraio 1916) è stato un fisico e filosofo austriaco.
Il numero di Mach (Ma) è un numero adimensionale definito come il rapporto tra la velocità di un oggetto in moto in un fluido e la velocità del suono nel fluido considerato. Il nome deriva dagli studi del fisico e filosofo austriaco Ernst Mach.
Il principio di Mach è una ipotesi formulata dal fisico e filosofo Ernst Mach nel 1893, che afferma: L'inerzia di ogni sistema è il risultato dell'interazione del sistema stesso con il resto dell'universo. In altre parole, ogni particella presente nel cosmo ha influenza su ogni altra particella.Secondo il principio, un osservatore solidale ad un singolo oggetto (per esempio la Terra) collocato in un universo vuoto, non percepisce alcuna forza di inerzia, qualunque sia il moto di tale oggetto. Dal momento che ogni moto è relativo, risulta impossibile stabilire quale sia il moto dell'oggetto e quindi quali siano le forze d'inerzia in assenza di altri corpi. Sarebbe impossibile ad esempio determinare se l'oggetto è in rotazione oppure no. Un'eventuale rotazione non darebbe luogo secondo tale principio ad alcuna forza centrifuga. Secondo Mach, la forza di inerzia che agisce sui corpi in un riferimento accelerato è prodotta dall'interazione con tutti gli altri corpi dell'universo; sperimentalmente si nota che a tale proposito è determinante l'influsso delle stelle lontane, la cui massa è complessivamente molto superiore a quella di qualunque oggetto vicino. Il principio di Mach può essere considerato, dal punto di vista filosofico, una forma di olismo: ciascun corpo deriverebbe le proprie proprietà (in particolare l'inerzia) dall'interazione con il resto del cosmo. Non è un caso, date queste premesse, che Mach si sia mostrato molto scettico nei confronti del riduzionismo atomistico, che intende far derivare le proprietà dei corpi dalle caratteristiche intrinseche dei loro costituenti microscopici. La versione citata del principio è in gran parte dovuta ad Albert Einstein, che lo portò all'attenzione dei fisici lavorando alla teoria della relatività generale. È stato lo stesso Einstein a coniare la definizione principio di Mach. Si è dibattuto molto sul fatto che Mach intendesse proporre una nuova legge fisica, poiché egli non lo dichiarò esplicitamente. La sua intenzione era piuttosto la critica della meccanica newtoniana ed in particolare l'idea di spazio assoluto. Non è stata ancora sviluppata una teoria fisica quantitativa che avvalori il principio di Mach secondo cui le stelle debbano produrre questo fenomeno. Anche se Einstein fu affascinato dal principio, la teoria della relatività (che pure prevede effetti machiani di trascinamento) non si accorda bene con esso, dal momento che l'equazione di campo di Einstein ammette soluzioni anche in assenza di materia. Ci sono stati diversi tentativi di formulare teorie in merito, a partire dai lavori di Dennis Sciama sino alla teoria di Brans-Dicke, formulata da Carl Brans e Robert Dicke nel 1961 sulla base di idee precedentemente sviluppate da Pascual Jordan. Pur non essendo stata definitivamente falsificata dagli esperimenti, questa teoria è in genere considerata molto meno elegante della relatività, contenendo parametri liberi che ne riducono la predittività.
La filosofia della scienza è la branca della filosofia che studia i fondamenti, gli assunti e le implicazioni della scienza, sia riguardo alla logica e alle scienze naturali, come la fisica, la chimica, la biochimica o la biologia, sia riguardo alle scienze sociali, come la sociologia, la psicologia o l'economia. Le principali sezioni della filosofia della scienza sono la filosofia della matematica, la filosofia della fisica, la filosofia della chimica e la filosofia della biologia. In parte legata alla filosofia della conoscenza nota come gnoseologia e, in misura maggiore, all'epistemologia, essa cerca di spiegare la natura dei concetti e delle asserzioni scientifiche, i modi in cui essi vengono prodotti; come la scienza spiega la natura, come la predice e come la utilizza per i suoi fini; i mezzi per determinare la validità delle informazioni; la formulazione e l'uso del metodo scientifico; i tipi di ragionamento che si usano per arrivare a delle conclusioni; le implicazioni dei metodi scientifici, con modelli dell'ambiente scientifico e della società umana circostante.
Record aggiornato il: 2025-09-11T03:58:40.191Z