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Autore principale: Cantarella, Raffaele
L’atarassia (letteralmente, dal greco antico, ἀταραξία, “assenza di agitazione”, “tranquillità”) è un termine filosofico, già usato da Democrito, ma adottato principalmente dalle scuole post-aristoteliche stoica, epicurea e scettica per designare «la perfetta pace dell'anima che nasce dalla liberazione dalle passioni», nel più ampio contesto della filosofia morale (etica) legata alla ricerca della felicità. Al di là delle diverse sfumature assunte nell'ellenismo e dell'affinità con termini quali apatia, aponia, adiaforia ed eutimia, la consolidazione del concetto di atarassia è opera della media e tarda Stoà e più precisamente ad opera di Crisippo, Panezio, Polibio, Cicerone, Plutarco, Epitteto, Seneca e da ultimo Marco Aurelio con la traduzione del termine dal greco ataraxia nel latino tranquillitas. Per estensione, in medicina il termine può venir utilizzato per definire genericamente una condizione di imperturbabilità ed evidente mancanza di legami emotivi con l'ambiente e le persone che circondano il paziente, che si presenta in affezioni psichiatriche come la schizofrenia.
Mario Incudine (Enna, 2 giugno 1981) è un cantante, attore teatrale e polistrumentista italiano. Esponente della musica popolare siciliana, si è anche cimentato nella world music.
Raffaele Cantarella (Mistretta, 25 aprile 1898 – Milano, 6 maggio 1977) è stato un grecista, filologo classico, storico della letteratura, traduttore e accademico italiano.
Le Argonautiche (in greco antico: Τὰ Ἀργοναυτικά) è un poema epico in greco antico scritto da Apollonio Rodio nel III secolo a.C.. Unico poema di Età Ellenistica sopravvissuto, esso racconta il mitico viaggio di Giasone e degli Argonauti per recuperare il Vello d'oro nella remota Colchide. Le loro eroiche avventure e la relazione di Giasone con la pericolosa Medea, principessa e maga colchiana, erano già ampiamente note al pubblico Ellenistico, permettendo così ad Apollonio di superare la semplice narrazione, per presentare un'esposizione che aderisca ed enfatizzi i valori dei suoi tempi - l'età della grande Biblioteca di Alessandria - mentre la sua epica incorpora la sua ricerca nei campi della geografia, dell'etnografia, delle religioni comparate, della letteratura omerica. Comunque, il suo principale contributo alla tradizione epica risiede nell'evoluzione dell'amore tra l'eroe e l'eroina: egli sembra esser stato il primo poeta epico a studiare la «patologia d'amore». Le Argonautiche ebbero un profondo impatto sulla poesia latina: tradotte da Varrone Atacino e imitate da Valerio Flacco, influenzarono Catullo e Ovidio, e indicarono a Virgilio un modello per il suo poema romano, l'Eneide.
Eschilo, figlio di Euforione del demo di Eleusi (in greco antico: Αἰσχύλος, Aischýlos, pronuncia: [ai̯s.kʰý.los]; Eleusi, 525 a.C. – Gela, 456 a.C.), è stato un drammaturgo greco antico. Viene unanimemente considerato l'iniziatore della tragedia greca nella sua forma matura. È il primo dei poeti tragici dell'antica Grecia di cui ci siano pervenute opere per intero, seguito da Sofocle ed Euripide.
Record aggiornato il: 2025-10-12T02:31:30.857Z