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Pubblicazione: Arezzo : Banca popolare dell'Etruria e del Lazio, 1990-1996
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: seriale, Lingua: ita, Paese: IT
La Banca Popolare dell'Etruria e del Lazio S.C., o brevemente Banca Etruria, è stata una banca popolare dal forte presidio territoriale nel Centro Italia, con sede ad Arezzo e con una base azionaria di oltre 62.000 soci. Con decreto del 22 novembre 2015 è stata posta in liquidazione coatta amministrativa insieme ad altre tre banche della stessa dimensione medio-piccola. Dal giorno successivo alla messa in liquidazione è stata rifondata attraverso una cessione a favore di una "banca ponte", denominata Nuova Banca dell'Etruria e del Lazio S.p.A. in breve Nuova Banca Etruria, che ne ha proseguito l'attività grazie all'eliminazione delle sofferenze e a una ricapitalizzazione. La bad bank che residua dall'operazione avrà un'esistenza la cui durata sarà legata al tempo necessario a vendere o realizzare le sofferenze della vecchia banca. Il nuovo istituto bancario non è più una banca popolare. Il 10 maggio 2017 si è perfezionata la cessione a Unione di Banche Italiane S.p.A. (UBI Banca) di Nuova Banca dell'Etruria e del Lazio S.p.A. Conseguentemente con provvedimenti della Banca d'Italia è stata dichiarata la cessazione della qualifica di "ente ponte" dell'intermediario che prosegue l'attività nell'ambito del Gruppo UBI.
Il bucchero è un tipo di ceramica nera e lucida, spesso fine e leggerissima, prodotta dagli etruschi per realizzare vasi. La integrale monocromia nera è la caratteristica più evidente di questa tipologia di ceramica e la colorazione veniva ottenuta mediante una cottura particolare. Il bucchero fu utilizzato in Etruria dal secondo quarto del VII secolo a.C. alla prima metà del V secolo a.C.; un materiale simile fu popolare per lungo tempo anche in Eolide. Il termine bucchero deriva dal castigliano "bùcaro", con il quale si definirono alcuni vasi giunti dall'America meridionale più o meno nello stesso periodo dei primi ritrovamenti nei siti archeologici etruschi.
Attilio Brilli (Sansepolcro, 29 marzo 1936) è un critico letterario, docente e traduttore italiano.
De Etruria Regali libri VII è un trattato in sette libri scritto dallo storico scozzese Thomas Dempster a Pisa tra il 1616 e il 1619, ma pubblicato a Firenze dopo quasi un secolo, tra il 1720 e il 1726.
Le regioni dell'Italia augustea furono gli 11 territori in cui fu suddivisa l'Italia Romana da Augusto, all'incirca nel 7 d.C., e che in quanto evoluzione dello stesso Ager Romanus (e costituendo quindi il territorio metropolitano di Roma abitato esclusivamente da cittadini romani) la privilegiavano e differenziavano dalle province romane (costituenti i restanti territori dell'Impero Romano al di fuori dell'Italia).Le regioni non avevano finalità di organi intermediari tra il governo centrale di Roma e le singole realtà urbane, esse erano prive di funzioni politiche e amministrative, essendo queste ultime delegate alla Regio I Latium et Campania di cui faceva parte anche l'Urbe. Furono sostituite nel 314 d.C. dalla Diocesi d'Italia. Lo stesso nome (regiones), fu dato da Augusto alle 14 zone in cui suddivise il territorio della città di Roma, che hanno dato origine ai 22 rioni di Roma, le zone che costituiscono il centro odierno della capitale.
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