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Autore principale: Mammarella, Giuseppe, 1929-
Serie: Biblioteca universale Laterza ; 444
Stati Uniti d'Europa è il nome dato a diversi ipotetici scenari di unificazione europea, orientati verso modelli simili a quello di un singolo Stato unitario decentrato (simile al Regno Unito) e a quello di una singola federazione di Stati (simile agli Stati Uniti d'America), come immaginato da diversi politologi e politici.
La storia degli Stati Uniti d'America, come Stato sovrano, ebbe inizio formalmente il 4 luglio 1776, quando fu votata la dichiarazione d'indipendenza degli Stati Uniti d'America dai delegati al secondo congresso continentale. Il territorio in questione venne toccato dagli esploratori europei già nel 1513, durante una spedizione guidata da Juan Ponce de León. Gli esploratori e coloni europei successivamente approdati sul continente nordamericano incontrarono numerose popolazioni di nativi americani (denominati poi impropriamente indiani o indiani d'America), che vennero decimati nel corso della colonizzazione promossa da varie potenze europee cui parteciparono, tra gli altri, britannici, francesi, olandesi, portoghesi e spagnoli. Dopo la guerra d'indipendenza americana, gli Stati Uniti si espansero ad ovest, mentre nel contempo si svolgeva la guerra di secessione americana. Completata la conquista dell'attuale territorio, la federazione divenne una potenza economica e politica mondiale, rafforzandosi notevolmente dopo la seconda guerra mondiale e ancora di più dopo la fine della guerra fredda.
La storia degli Stati Uniti d'America, come Stato sovrano, ebbe inizio formalmente il 4 luglio 1776, quando fu votata la dichiarazione d'indipendenza degli Stati Uniti d'America dai delegati al secondo congresso continentale. Il territorio in questione venne toccato dagli esploratori europei già nel 1513, durante una spedizione guidata da Juan Ponce de León. Gli esploratori e coloni europei successivamente approdati sul continente nordamericano incontrarono numerose popolazioni di nativi americani (denominati poi impropriamente indiani o indiani d'America), che vennero decimati nel corso della colonizzazione promossa da varie potenze europee cui parteciparono, tra gli altri, britannici, francesi, olandesi, portoghesi e spagnoli. Dopo la guerra d'indipendenza americana, gli Stati Uniti si espansero ad ovest, mentre nel contempo si svolgeva la guerra di secessione americana. Completata la conquista dell'attuale territorio, la federazione divenne una potenza economica e politica mondiale, rafforzandosi notevolmente dopo la seconda guerra mondiale e ancora di più dopo la fine della guerra fredda.
Il periodo della storia statunitense che va dal 1945 al 1964 è caratterizzato da una politica estera molto attiva, guidata dal proposito di contenere l'affermazione del comunismo nel mondo. Dal punto di vista interno, dopo un breve periodo di transizione, l'economia iniziò a svilupparsi rapidamente. In questo lasso temporale, il paese raggiunse le sue dimensioni attuali nel 1959, quando le Hawaii diventarono il cinquantesimo stato. Dal punto di vista socio-culturale, il periodo è stato piuttosto conservatore, dominato dall'ideale della famiglia abitante in aree suburbane. Il tasso d'istruzione crebbe in maniera esplosiva. La Guerra Fredda tra Stati Uniti e Unione Sovietica fu il denominatore comune degli anni cinquanta. All'inizio del decennio, entrambi i paesi disponevano di bombe atomiche e prese il via una corsa in cui le superpotenze cercavano di superarsi a vicenda, introducendo nuove armi, sempre più potenti. La minaccia di una devastante guerra nucleare iniziò a pesare sul mondo. I soldati Alleati vennero inviati in Corea per combattere le forze del comunismo. I sovietici formarono il Patto di Varsavia tra stati comunisti per opporsi all'alleanza NATO guidata dagli Stati Uniti. Per molte persone negli USA, le tensioni internazionali erano bilanciate dalle comodità di casa. In particolare dopo il 1955, i cittadini statunitensi godettero di salari alti, grandi automobili e di comodità casalinghe quali aspirapolvere, lavatrici, tostapane, frullatori e ferri da stiro elettrici, i quali erano tutti pensati per risparmiare tempo e fatica nei lavori domestici. Invenzioni familiari all'inizio del XXI secolo comparvero per la prima volta in questo periodo. La governante e cuoca in casa, caratteristica comune delle abitazioni della classe media all'inizio del secolo, era praticamente inesistente negli anni 1950. Le famiglie godevano di abitazioni con riscaldamento centralizzato e acqua corrente. L'arredamento di nuovo stile era scintillante, economico, e leggero e facile da trasportare. La parola chiave delle abitazioni del dopoguerra era efficienza.
Gli storici hanno da molto tempo discusso l'estensione dell'antisemitismo nel passato degli Stati Uniti d'America e confrontato il pregiudizio antiebraico americano con la sua controparte europea. I primi studi concernenti la vita ebraica americana non mancarono di minimizzare la presenza dell'antisemitismo negli Stati Uniti d'America, che considerarono come un fenomeno tardo e alieno sulla scena sociale presente alla fine dal XIX secolo. Più di recente però gli studiosi hanno affermato che nessun periodo della storia degli ebrei negli Stati Uniti d'America fu in realtà completamente esente dal sentimento antisemitico. Il dibattito a tutt'oggi continua a vertere sul significato da dare all'antisemitismo nei diversi periodi della storia degli Stati Uniti d'America. Negli Stati Uniti l'antisemitismo è sempre stato meno diffuso rispetto al continente europeo. Il primo incidente governativo che si può far risalire ad un vero e proprio sentimento antiebraico venne registrato durante la guerra di secessione americana, quando il generale nordista Ulysses S. Grant emise un ordine (il "General Order No. 11 (1862)", fatto annullare rapidamente dal presidente degli Stati Uniti d'America Abraham Lincoln di espulsione contro gli ebrei dalle porzioni di territorio del Tennessee, del Kentucky e del Mississippi cadute sotto il suo controllo. Nel corso della prima metà del XX secolo gli ebrei subirono la discriminazione in alcune occupazioni, non vennero ammessi in vari club sociali e nelle aree ricreative; fu assegnata loro una quota per le iscrizioni ai college e non ebbero il permesso di acquistare certe proprietà. L'antisemitismo raggiunse il suo picco durante il periodo interbellico; la forte crescita del Ku Klux Klan negli anni venti, le opere antisemitiche di Henry Ford e gli interventi radiofonici del prete cattolico Charles Coughlin alla fine degli anni trenta sono indicativi della forza degli attacchi rivolti contro la comunità ebraica. Dopo la seconda guerra mondiale e il movimento per i diritti civili degli afroamericani il sentimento antiebraico si ridusse progressivamente.
L'Istituto per gli studi di politica internazionale (ISPI) è un centro studi italiano, specializzato in analisi geopolitiche e delle tendenze politico-economiche globali.
Record aggiornato il: 2023-10-10T01:35:08.159Z