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Titolo uniforme: Europa-Stati Uniti, un'alleanza difficile
Autore principale: Mammarella, Giuseppe, 1929-
Serie: I saggi
Serie: Saggi ; 7
Serie: Biblioteca universale Laterza ; 444
Serie: Saggi Vallecchi ; 7
Il sistema politico degli Stati Uniti d'America si basa su tre principi fondamentali: la repubblica, la democrazia rappresentativa e il federalismo. Il potere politico è condiviso fra il Presidente degli Stati Uniti, il Congresso e le corti giudiziarie federali. Allo stesso tempo, il governo federale condivide la sovranità politica con i governi dei singoli Stati che compongono gli Stati Uniti. La struttura del governo federale è definita dalla Costituzione. La molteplicità di livelli governativi riflette la storia degli Stati Uniti: il governo federale venne infatti creato dagli Stati, che come ex-colonie conquistarono un'autonomia legislativa indipendentemente l′uno dall′altro; all′interno di ogni Stato, ognuno di questi aveva creato una propria struttura amministrativo-politica decentrata per assolvere alle proprie funzioni ed una volta che gli Stati Uniti si allargarono, si vennero a formare altri Stati modellati su quelli originari. Esistono delle differenze sostanziali fra il sistema politico americano e quello di molte democrazie costituzionali di matrice europea. Fra le più evidenti si può accennare alla presenza di un parlamento (il Congresso degli Stati Uniti d'America) in cui la "camera alta" ha un peso politico maggiore rispetto all′altro ramo del parlamento ("camera bassa"), oppure al dominio di due partiti "maggiori" che dura da più di un secolo, generando un forte bipolarismo. Quest′ultimo fattore è dovuto anche (ma non solo) a ragioni storiche, che hanno determinato una serie di norme, sia federali che statali, che limitano fortemente lo spazio politico per i cosiddetti "third parties", i quali oltretutto subiscono anche delle limitazioni informali per quanto riguarda la loro presenza sui media.
Stati Uniti d'Europa è il nome dato a diversi ipotetici scenari di unificazione europea, orientati verso modelli simili a quello di un singolo Stato unitario decentrato (simile al Regno Unito) e a quello di una singola federazione di Stati (simile agli Stati Uniti d'America), come immaginato da diversi politologi e politici.
Le relazioni bilaterali tra Italia e Stati Uniti d'America fanno riferimento ai rapporti diplomatici, economici e culturali tra l'Italia e gli Stati Uniti d'America. Le relazioni tra i due paesi sono iniziate formalmente nel 1861. Storicamente i rapporti tra le due nazioni sono sempre stati amichevoli, come testimoniano le fitte relazioni diplomatiche e i numerosi e notevoli scambi economici e culturali. Inoltre la comunità italiana, o di discendenza italiana, negli Stati Uniti ammonta a 18 milioni di abitanti, facendone la quarta nazione di origine tra la popolazione bianca. Gli Stati Uniti hanno avuto rappresentanza diplomatica nella nazione italiana e nella sua nazione precedente, il Regno d'Italia, dal 1840. Tuttavia, nel 1891 il governo italiano interruppe le relazioni diplomatiche e contemplò brevemente la guerra contro gli Stati Uniti come risposta al caso irrisolto del linciaggio di undici italiani a New Orleans, in Louisiana, e vi fu una rottura nelle relazioni dal 1941 al 1943, mentre l'Italia e gli Stati Uniti erano in guerra. Dopo la seconda guerra mondiale, l'Italia divenne un partner transatlantico forte e attivo che, insieme agli Stati Uniti, ha cercato d promuovere ideali democratici e cooperazione internazionale in aree di conflitto e conflitti civili. A tal fine, il governo italiano ha collaborato con gli Stati Uniti nella formulazione di politiche di difesa, sicurezza e mantenimento della pace. In base ad accordi bilaterali di lunga data derivanti dall'adesione alla NATO, l'Italia ospita importanti forze armate statunitensi di notevole importanza strategica: la caserma Ederle a Vicenza e Camp Darby a Livorno ospitano la United States Army Africa dell'esercito degli Stati Uniti; la base aerea di Aviano ospita il 31st Fighter Wing della USAF; mentre presso la base aerea di Sigonella, l'aeroporto di Napoli-Capodichino e a Gaeta opera la Sesta Flotta della marina militare statunitense. Gli Stati Uniti hanno circa 11.500 militari in servizio in Italia. L'Italia ospita il NATO Defense College a Roma. L'Italia è un partner leader nelle iniziative antiterrorismo, essendo un membro fondatore sia dell'UE che della NATO, e gli Stati Uniti e l'Italia cooperano nelle Nazioni Unite, in varie organizzazioni regionali e bilateralmente per la pace, la prosperità e la sicurezza. L'Italia ha un'ambasciata a Washington e consolati generali a Boston, Chicago, Detroit, Filadelfia, Houston, Los Angeles, Miami, New York, San Francisco, un consolato a Newark, oltre ad un'estesa rete consolare dipendente dai consolati principali. Gli Stati Uniti d'America hanno un'ambasciata a Roma a Villa Taverna, tre consolati generali a Firenze, Milano, Napoli e un consolato onorario a Trieste. Entrambi i Paesi sono membri dell'OSCE e della NATO. Oltre a stringere legami governativi, economici e culturali, secondo i sondaggi di opinione globali di Pew Research, l'Italia è una delle nazioni più filo-americane al mondo, con il 70% degli italiani che vede gli Stati Uniti favorevolmente nel 2002, passando al 78% nel 2014. Secondo il Global Leadership Report degli Stati Uniti del 2012, il 51% degli italiani approvava la leadership americana sotto l'amministrazione Obama, con il 16% di disapprovazione e il 33% di incertezza. Dall'altro lato, molti americani hanno anche una visione favorevole dell'Italia, con oltre il 70-80% di americani che vedono l'Italia come paese preferito. Dal 7 marzo 2016 l'ambasciatore italiano a Washington D.C. è Armando Varricchio, mentre l'ambasciatore statunitense a Roma è, dal 2017, Lewis Eisenberg.
Nel linguaggio storico-diplomatico il termine politica dell'equilibrio nelle relazioni internazionali tra le potenze indica la politica perseguita nella storia europea da alcuni stati (tipicamente dalla Gran Bretagna tra Settecento e Novecento) per impedire l'emergere sul continente di una potenza egemone (come ad esempio la Francia napoleonica o la Germania guglielmina o hitleriana) tale da sconvolgere la pace e l'equilibrio tra gli stati europei stessi.
Le relazioni bilaterali tra Russia e Stati Uniti d'America (1991-oggi) furono successive alle relazioni bilaterali tra Impero russo e Stati Uniti (1776-1922) ed alle relazioni bilaterali tra Unione Sovietica e Stati Uniti (1922-1991). Le relazioni tra i due paesi rimasero generalmente buone sotto la presidenza di Boris Yeltsin (1991–99) sino a quando la NATO non decise di bombardare la Jugoslavia nella primavera del 1999, e da allora si sono deteriorate significativamente. Nel 2014, le relazioni sono peggiorate per l'crisi in Ucraina, per l'annessione della Crimea nel 2014, per l'intervento militare russo nella guerra civile siriana e, sul finire del 2016, per la supposta interferenza russa nelle elezioni presidenziali statunitensi del 2016. Tra i due paesi persistono ancora oggi delle sanzioni economiche imposte per la crisi ucraina del 2014.
Record aggiornato il: 2023-10-10T03:26:51.624Z