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Autore principale: Nava, Paola
Pubblicazione: Roma : Utopia, 1986
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese:
Le Commissioni Operaie (Comisiones Obreras, CCOO) sono una confederazione sindacale spagnola. Fin dagli anni settanta, dopo la restaurazione della monarchia costituzionale, sono la più importante centrale sindacale, nonché la prima per numero di iscritti e di delegati. Le Commissioni furono organizzate negli anni sessanta dal Partito Comunista di Spagna (PCE) e da lavoratori cattolici per combattere la dittatura di Francisco Franco e per ottenere maggiori diritti lavorativi e sindacali. Le varie organizzazioni si unirono in una singola centrale dopo il congresso organizzativo del 1976 a Barcellona.
La Manifattura Tabacchi di Chiaravalle è ubicata in Viale Guglielmo Marconi 154 a Chiaravalle.
Il Proclama di Emancipazione è un documento composto da due ordini esecutivi promulgati dal presidente degli Stati Uniti Abramo Lincoln durante la guerra civile americana ed emesso il 1º Gennaio 1863.
Il lavoro è un'attività produttiva, che implica la messa in atto di conoscenze rigorose e metodiche, intellettuali e/o manuali, per produrre e dispensare beni e servizi in cambio di compenso, monetario o meno, importante argomento di studio sia delle scienze sociali (sociologia, politica, diritto, economia) che delle scienze astratte e naturali (fisica e geografia). Si tratta di un servizio utile che si rende alla società, e prevede la concessione sistematica al pubblico di un bene in cambio di un altro, in forma di compenso non sempre monetario. Nel mondo moderno l'attività lavorativa viene esplicata con l'esercizio di un mestiere o di una professione e ha come scopo la soddisfazione dei bisogni individuali e collettivi. Dal punto di vista giuridico si distingue il lavoro subordinato da quello autonomo e parasubordinato con caratteristiche intermedie tra i primi due.
Le donne nel Medioevo occuparono una serie di ruoli sociali differenti. Nel corso di questo periodo di storia dell'Europa. che durò dal V al XV secolo, le donne detennero le posizioni di moglie, madre, contadina, artigiana e monaca, nonché alcuni importanti ruoli di direzione come quelli di badessa e regina regnante. Il concetto stesso di "donna" è cambiato in diversi modi durante quest'epoca e varie forze contribuirono ad influenzarne i ruoli.
La storia delle donne nella Resistenza italiana rappresenta una componente fondamentale per il movimento partigiano nella lotta contro il nazifascismo. Esse lottarono per riconquistare la libertà e la giustizia del proprio paese ricoprendo funzioni di primaria importanza. In tutte le città le donne partigiane lottavano quotidianamente per recuperare i beni di massima necessità per il sostentamento dei compagni e trasportavano risorse poiché considerate meno pericolose. Vi erano gruppi organizzati di donne che svolgevano propaganda antifascista, raccoglievano fondi ed organizzavano assistenza ai detenuti politici ed erano impegnate anche nel mantenimento delle comunicazioni oltre che nelle operazioni militari. Le donne che parteciparono alla Resistenza, facevano parte di organizzazioni come i Gruppi di Azione Patriottica (GAP) e le Squadre di Azione Patriottica (SAP), e inoltre, fondarono dei Gruppi di difesa della donna, "aperti a tutte le donne di ogni ceto sociale e di ogni fede politica o religiosa, che volessero partecipare all'opera di liberazione della patria e lottare per la propria emancipazione", per garantire i diritti delle donne, sovente diventate capifamiglia, al posto dei mariti arruolati nell'esercito. Dall'interno delle fabbriche (dove avevano preso il posto degli uomini impegnati in guerra), organizzarono scioperi e manifestazioni contro il fascismo.
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